Pendolari protestano per il ripristino delle corse ferroviarie e il blocco delle tariffe sulla tratta Sulmona - L'Aquila

Pendolari protestano per il ripristino delle corse ferroviarie e il blocco delle tariffe sulla tratta Sulmona – L’Aquila

I pendolari della tratta Sulmona – L’Aquila chiedono il ripristino delle corse soppresse e l’azzeramento degli aumenti tariffari, avviando una petizione per sensibilizzare le autorità competenti.
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Pendolari protestano per il ripristino delle corse ferroviarie e il blocco delle tariffe sulla tratta Sulmona - L'Aquila - Gaeta.it

Un appello forte e chiaro arriva dai pendolari della tratta ferroviaria Sulmona – L’Aquila, che chiedono a gran voce il ripristino delle corse soppresse e il congelamento dei costi per gli abbonamenti. Il comitato dei pendolari ha avviato una petizione online sulla piattaforma change.org, destinata alla Regione Abruzzo e a Trenitalia, evidenziando i disagi e gli oneri economici che hanno dovuto affrontare di recente.

La situazione attuale delle corse ferroviarie

Con l’apertura della bretella di Santa Rufina a Sulmona, i pendolari hanno assistito a una significativa soppressione delle corse, un cambiamento che ha avuto un impatto immediato sulla quotidianità degli utenti del servizio ferroviario. Queste modifiche, secondo quanto affermato dal comitato, non si sono limitate solo a creare disagi logistici, ma hanno anche contribuito a un notevole aumento dei costi per i pendolari che utilizzano questa linea. Un’interruzione di servizio di questo tipo colpisce in modo particolare le persone che quotidianamente si affidano al treno per recarsi al lavoro o per motivi di studio.

Le corse soppresse hanno reso più complicato il raggiungimento delle proprie destinazioni. Questo ha costretto molti pendolari a cercare alternative meno convenienti o addirittura a rinunciare ai propri impegni. La carenza di collegamenti ha sollevato un legittimo malcontento tra i cittadini, che ritengono essenziale il ripristino dei servizi per una mobilità efficiente.

L’aumento dei costi degli abbonamenti

Uno dei punti più critici sollevati dai pendolari è rappresentato dall’aumento dei costi degli abbonamenti. Nonostante un’inflazione annua che si attesta attorno al 2,5%, i pendolari hanno visto incrementare il costo del proprio abbonamento di ben il 15% solo in quest’anno. Questo aumento, percepito come eccessivo e ingiustificato, ha portato a una crescita complessiva del 28% dal 1 gennaio 2022 al 1 gennaio 2025. I pendolari sottolineano come, nel medesimo arco di tempo, l’indice dei prezzi al consumo si attesti solo su un incremento dell’11,15%, segnando una significativa discrepanza tra l’aumento delle tariffe e l’andamento economico generale.

Questo scenario solleva interrogativi non solo sull’equità delle politiche tariffarie, ma anche sulla giustificazione da parte di Trenitalia e della Regione Abruzzo di tali rincari. Il comitato pendolari si è espresso chiaramente: “Questa situazione è inaccettabile.” Un appello che risuona non solo tra coloro che utilizzano questo specifico servizio, ma che tocca anche chiunque desideri un sistema di trasporti pubblici accessibile e sostenibile.

La petizione e le richieste dei pendolari

In risposta a questa situazione, il comitato pendolari ha deciso di mobilitarsi avviando una petizione online su change.org. Questo strumento di raccolta firme rappresenta un tentativo di portare la voce dei cittadini all’attenzione delle autorità competenti, affinché possano ascoltare le loro esigenze e prendere in considerazione le loro richieste. La petizione si propone di ottenere il ripristino delle corse soppresse e di scongiurare ulteriori aumenti dei costi degli abbonamenti.

Attraverso la petizione, i pendolari mirano a far conoscere più ampiamente la loro causa, sperando di coinvolgere non solo gli utenti della tratta, ma anche la società civile, affinché si unisca in una lotta per un servizio che sia dignitoso e accessibile. È un appello alla mobilitazione, un invito a non restare silenti di fronte a una situazione che, per molti, sta diventando insostenibile.

La vicenda si inserisce in un contesto di crescente attenzione sulla qualità dei servizi pubblici e sulla necessità di garantire che le politiche di trasporto rispondano alle reali necessità dei cittadini. La speranza è che le autorità locali e Trenitalia riescano a trovare soluzioni rapide ed efficaci, ripristinando i servizi e riconsiderando la questione delle tariffe.

Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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