Pensionato arrestato a san marino per sospetto avvelenamento di decine di cani nei parchi pubblici

Pensionato arrestato a san marino per sospetto avvelenamento di decine di cani nei parchi pubblici

Un uomo di 84 anni è stato arrestato a San Marino per aver avvelenato numerosi cani con esche tossiche in diversi parchi; l’indagine coordinata da Elisa Beccari coinvolge Gendarmeria e Polizia Civile.
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Un uomo di 84 anni è stato arrestato a San Marino per una serie di avvelenamenti di cani con esche tossiche nei parchi cittadini, a seguito di un’indagine coordinata dalla Gendarmeria e dalla Polizia Civile. - Gaeta.it

L’arresto di un uomo di 84 anni a San Marino ha acceso i riflettori su una serie di avvelenamenti di cani avvenuti nell’arco di diversi anni. L’indagine, coordinata dal commissario Elisa Beccari e svolta dalla Gendarmeria insieme alla Polizia Civile, ha portato al fermo del pensionato sammarinese, sospettato di aver causato la morte di numerosi animali con esche avvelenate nelle aree verdi della città. La vicenda ha raccolto l’attenzione pubblica soprattutto grazie alle segnalazioni arrivate dai cittadini sui social, allarme che si è intensificato negli ultimi mesi.

Dettagli dell’arresto e quadro investigativo

L’arresto è stato eseguito il 26 aprile dopo un’indagine lunga e complessa. Il sospetto, un commerciante in pensione, era già stato interrogato più volte negli anni precedenti, ma aveva sempre negato ogni accusa. Questa volta però, gli inquirenti hanno raccolto prove più solide. La sua automobile è stata notata diverse volte vicino ai parchi dove si sono verificati gli avvelenamenti. Inoltre, testimoni lo avrebbero visto gettare via degli involucri che potrebbero essere stati usati per confezionare le esche tossiche.

Le attività investigative hanno incluso il controllo di testimonianze, la verifica dei movimenti del pensionato e il ritrovamento di materiali di possibile interesse. Il Reparto Operativo e di Polizia Giudiziaria della Gendarmeria, insieme alla Sezione Pronto Intervento della Polizia Civile, hanno svolto un lavoro coordinato che ha portato al sequestro di elementi ritenuti cruciali per il procedimento. Al momento il pensionato è difeso d’ufficio dall’avvocata Margherita Albertini.

Modalità e tipologia delle esche avvelenate

Le esche utilizzate per colpire gli animali hanno mostrato elementi inquietanti. Secondo la polizia, venivano spesso preparate con alimenti come formaggio o pasta di salsiccia, contaminati con sostanze tossiche come veleni per topi e lumache. In diversi casi sono stati trovati oggetti pericolosi come chiodi o lame nascoste nel cibo, con l’obiettivo di provocare ferite interne e sanguinamenti fatali agli animali.

Questi metodi di avvelenamento hanno creato un clima di paura tra i proprietari di cani che frequentano i parchi sammarinesi. Le denunce si sono moltiplicate, soprattutto sui social network, dove si segnalavano ricorrenti ritrovamenti di esche sospette. Le autorità hanno consigliato la massima attenzione e sensibilizzato i cittadini a segnalare ogni comportamento anomalo.

Episodio del 2011 e crisi nei rapporti con la comunità animale

L’episodio più grave legato a questa serie di avvelenamenti risale però al 2011, quando una esposizione canina fu sospesa a causa di tre decessi causati dal contatto con sostanze tossiche. Quell’episodio aveva già suggerito la presenza di un pericolo non isolato nei luoghi frequentati dagli animali domestici della Repubblica di San Marino.

Le accuse rivolte all’ottantaquattrenne contemplano la responsabilità di molti altri casi simili, probabilmente più di cinquanta morti di cani nel tempo. Questo dato rende l’inchiesta particolarmente delicata, perché coinvolge la sicurezza degli animali nei luoghi pubblici e la serenità di diverse famiglie sammarinesi. Le autorità proseguono con gli accertamenti per chiarire ogni aspetto della vicenda.

Impegno delle forze dell’ordine

L’arresto rappresenta un punto importante nella lotta contro questi episodi che mettono a rischio la vita degli animali. Le forze dell’ordine mantengono alta la guardia e invitano i residenti a collaborare segnalando ogni sospetto alle autorità. “È fondamentale la collaborazione della comunità per garantire la sicurezza nei parchi pubblici,” hanno dichiarato i rappresentanti della Gendarmeria.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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