Perché i padri sono peggio delle madri". La spiegazione dello psichiatra (che fa discutere)

Perché i padri sono peggio delle madri”. La spiegazione dello psichiatra (che fa discutere)

Padri peggiori delle madri Padri peggiori delle madri
Perchè i padri sono peggiori delle madri? - www.gaeta.it

I padri e le madri del nuovo millennio sono totalmente diversi da quelli del passato: un cambiamento che può essere pericoloso

Viviamo in un’epoca in cui i capisaldi dei metodi educativi utilizzati fino al secolo scorso sono pressoché annullati. I genitori di oggi sono molto diversi dai genitori di un tempo e c’è chi fa distinzioni tra padre e madre.
Un voce autorevole sui principi dell’educazione nel contesto in cui oggi viviamo è senza dubbio Paolo Crepet, psichiatra, sociologo e saggista torinese.

Il professore, che non smette di puntate il dito contro “certe abitudini” delle madri e dei padri di oggi, nell’allevare i figli e nel gestire il loro approccio alla vita, recentemente ha spiegato nel dettaglio la differenza tra queste due figure immense. Essere un padre e una madre oggi è una faccenda molto più complicata rispetto ai tempi passati, quando i figli erano mere braccia da sacrificare al lavoro nei campi.

La modernità e ancor di più la società odierna, porta molti genitori ad essere in costante ansia e secondo Crepet a commettere degli errori lo sono entrambi ma uno dei due di più. Forse perchè è quello che di più sta vivendo un ‘intensa crisi, ma soprattutto perchè ha subito un cambiamento drastico rispetto al passato. Si tratta dei papà.

Papà iperprotettivi: non va bene

Massimo Gramellini riprendendo le parole del professore ha concordato, attraverso il suo articolo, sul fatto che i papà di oggi sono eccessivamente protettivi con i figli. E questa eccessiva protezione non porta i figli esperienze, impedendo loro anche di sbagliare.

padri di oggi
Secondo Paolo Crepet, i padri di oggi sbagliano -www.gaeta.it

Gramellini nello specifico riporta un aneddoto per evidenziare l’eccesso di preoccupazione dei genitori attuali, che cercano di eliminare ogni possibile rischio dalla vita dei figli. Secondo il giornalista questa iperprotezione deriva dalla volontà di distanziarsi dal modello autoritario dei padri del passato, ma ha portato a un’estremizzazione opposta, senza ancora trovare un giusto equilibrio.

“Se siamo diventati molli – ha sottolienato il giornalista – è per reazione verso la durezza dei nostri padri che erano sì autorevoli, ma spesso anche assenti o indifferenti. Abbiamo rigettato il vecchio modello, però non siamo ancora riusciti a trovarne uno nuovo che si collochi nel giusto mezzo, tra la presenza assillante di oggi e l’assenza giudicante di ieri”.

Questa figura paterna contemporanea non aiuta. Con questi padri troppo insicuri e apprensivi, secondo Crepet, si creano solo danni perchè non solo trasmettano “questa paura” ai figli, ma risultano, come lui stesso ha detto “inutilmente presenti”. Un atteggiamento il loro controproducente perchè, anziché aiutare, rende i figli meno responsabili e incapaci di affrontare le difficoltà della vita. Inoltre, Crepet critica l’idea che il ruolo paterno si esaurisca nel lasciare un’eredità materiale ai figli, definendola una visione distorta e dannosa.

Change privacy settings
×