La ciclovia dell’Appennino, un ambizioso progetto coordinato dal GAL Gran Sasso Laga, prende forma. Con un percorso che si estende per più di 300 chilometri e che collega il Fino con il Gran Sasso seguendo le antiche vie della transumanza, l’iniziativa mira a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di esplorazione e scoperta del territorio. Gli sviluppi recenti indicano che i lavori entreranno nel vivo con la prevista acquisizione delle autorizzazioni essenziali da parte degli enti locali.
Dettagli del progetto
L’operazione ciclabile prevede un tracciato che non si limita a tratti sterrati, ma si snoda anche su strade comunali e provinciali. Questa particolarità richiede una pianificazione accurata in termini di sicurezza e visibilità . Durante un incontro svoltosi presso la sede della provincia di Teramo, sono stati presentati i dettagli logistici del progetto, tra cui la necessità di installare una cartellonistica specifica che informerà gli utenti sui percorsi e sulle eventuali restrizioni. Inoltre, sarà garantita la presenza di barriere stradali nei punti più delicati, nonché una revisione dei limiti di velocità in alcuni tratti a maggiore affluenza.
Il presidente del GAL Gran Sasso Laga, Carlo Matone, ha dichiarato che si punta a realizzare tutti i segnali stradali necessari entro l’autunno. La collaborazione tra le istituzioni locali è risultata fondamentale, con l’impegno della Provincia e dei Comuni coinvolti che hanno manifestato la loro piena disponibilità a organizzarsi per raggiungere questo obiettivo comune.
Benefici per il territorio
L’introduzione della ciclovia potrebbe rappresentare un’ottima opportunità di sviluppo per l’area, trasformandola in un punto di attrazione per turisti e appassionati di outdoor. Camillo D’Angelo, presidente della provincia di Teramo, ha affermato che questo progetto non solo diversificherà la tipologia di turisti, ma potrebbe anche incrementare la stagionalità del turismo. L’idea è quella di sfruttare un fenomeno in crescita: sempre più persone scelgono di esplorare luoghi attraverso la bicicletta, il trekking o a cavallo.
La provincia teramana, con i suoi panorami mozzafiato e le sue ricchezze naturali, ha molto da offrire a coloro che desiderano vivere un’esperienza autentica a contatto con la natura. La ciclovia dell’Appennino sta quindi per diventare un elemento identitario di questo territorio, un modo per valorizzarne le eccellenze e attrarre visitatori da diverse parti d’Italia e oltre.
Prospettive future
La realizzazione della ciclovia dell’Appennino è solo il primo passo verso un più ampio progetto di valorizzazione del territorio. Con il potenziamento delle infrastrutture ciclabili è possibile promuovere la sostenibilità , favorendo un turismo responsabile e consapevole. Le autorità intendono continuare a lavorare in sinergia, coinvolgendo anche i cittadini e le associazioni locali nel processo di sviluppo del progetto.
L’auspicio è che, una volta completato, il percorso ciclabile non sia solo una semplice via di passaggio, ma un’esperienza immersiva che racconti la storia, la cultura e le tradizioni di un territorio ricco di fascino e sorprese. Con i lavori già avviati e l’energia positiva delle istituzioni, il futuro della ciclovia sembra promettente e capace di accogliere numerosi visitatori appassionati di avventure all’aria aperta.