Una performance multimediale che unisce luce e musica andrà in scena domani a Bruxelles, accompagnando l’inaugurazione di una mostra antologica dedicata a Giorgio Celiberti, un importante pittore e scultore friulano. L’evento si inserisce nel ciclo espositivo “L’arte contemporanea del Friuli Venezia Giulia a Bruxelles“, un’iniziativa che mira a promuovere artisti della regione al di fuori dei confini nazionali. Questo progetto rappresenta un’opportunità unica per esplorare il mondo artistico di Celiberti e i suoi molteplici linguaggi espressivi, tutti caratterizzati da un forte impatto visivo.
La mostra: un viaggio nell’arte di Giorgio Celiberti
La mostra, che prenderà ufficialmente avvio domani e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2025, è composta da circa ottanta opere scelte con cura, realizzate nel corso della carriera di Celiberti, che si estende dagli anni Quaranta ai Duemila. L’allestimento offre un’ampia selezione di dipinti, disegni, sculture e oggetti di design, molti dei quali non sono mai stati esposti prima a Bruxelles. L’idea è quella di far scoprire al pubblico belga l’originale linguaggio visivo di Celiberti, caratterizzato dalla sua capacità di mescolare elementi figurativi e simbolici, permettendo a chi osserva di entrare in contatto con una varietà di emozioni.
Marianna Accerboni, curatrice della mostra, ha raccontato come una delle principali fonti di ispirazione per la performance di domani sia stato il “rosso Celiberti“, una tonalità che ricorre frequentemente nel lavoro dell’artista. Questo colore non è solo un elemento estetico, ma è carico di significato, simbolizzando l’energia e la vitalità che permeano le sue opere. Sebbene la materia prima delle sue creazioni possa differire – da pitture a incisioni su schiuma espansa e terracotta – il risultato finale è sempre caratterizzato da una leggerezza che contrasta con l’intensità dei temi trattati, creando un affascinante dialogo tra forma e contenuto.
Il ritorno di Celiberti a Bruxelles
La scelta di collocare questa mostra a Bruxelles non è casuale. L’artista friulano ha legami storici con la capitale belga, in quanto qui aveva trascorso un periodo significativo della sua formazione artistica. Nel 1956, grazie a una borsa di studio del Ministero della Pubblica Istruzione, Celiberti si trasferì a Bruxelles per approfondire le sue ricerche nel campo dell’arte d’avanguardia. Questo soggiorno ha segnato un momento cruciale nella sua crescita professionale, e ora, con questa esposizione, egli torna in una città che ha giocato un ruolo essenziale nella sua evoluzione artistica.
In occasione del 95° compleanno dell’artista, che si celebra il 19 novembre, questa mostra riveste un significato particolare, non solo come tributo alla sua carriera, ma anche come riconoscimento del suo stato iconico nell’arte italiana contemporanea. Accerboni ha sottolineato come Celiberti sia considerato un artista che ha saputo oltrepassare il tempo con il suo linguaggio estetico originale. L’artista sta anche preparando la donazione di un’opera al Parlamento europeo, un gesto che evidenzia l’importanza del suo contributo all’arte nel contesto europeo, con un incontro imminente con Roberta Metsola, Presidente dell’Europarlamento.
In questo clima di celebrazione e scoperta, la performance di domani rappresenta una fusione tra luce, suono e arte visiva, portando il pubblico a vivere un’esperienza che trascende i semplici confini spazio-temporali.
Ultimo aggiornamento il 7 Novembre 2024 da Laura Rossi