Nei primi giorni del 2025, i carabinieri di Pescara hanno intensificato i controlli sul territorio per ridurre i crimini legati a furti e comportamenti illeciti. Durante uno di questi servizi, è scattato un arresto e due denunce per reati vari, con il rinvenimento di materiali rubati e un bastone sospetto. Il fatto è avvenuto in una zona centrale della città, richiamando l’attenzione sulle attività della compagnia locale.
i controlli dei carabinieri in via lago di capestrano
All’alba di una mattina di gennaio, una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Pescara ha notato un’auto di piccola cilindrata transitare in via Lago di Capestrano. A bordo c’erano tre persone, tutte già conosciute alle forze dell’ordine. La presenza dei militari si è rivelata fondamentale. Il veicolo, per il suo tipo e l’ora, ha attirato l’attenzione, spingendo i carabinieri a procedere con un controllo più approfondito.
la scoperta dell’evasione
Durante il fermo, è emerso subito qualcosa di anomalo. Uno dei tre, un uomo di 38 anni, risultava sottoposto a misure restrittive con domiciliari. La sua presenza all’esterno, quindi, configurava una evasione. Per tale motivo, i militari hanno deciso di procedere all’arresto immediato. Gli altri due occupanti, un quarantenne e una giovane donna di 28 anni, hanno suscitato sospetti per via degli oggetti trovati con loro.
il ritrovamento di oggetti rubati e un bastone sospetto
Nel corso della perquisizione personale, il quarantenne e la 28enne sono stati trovati in possesso di alcune tessere sanitarie e carte Postepay Evolution. Questi documenti erano stati denunciati come rubati o smarriti da altri cittadini. Nessuno dei due riusciva a spiegare il motivo per cui li avevano con sé, lasciando spazio a ipotesi di ricettazione. Non solo: l’uomo è stato trovato anche con un bastone lungo circa 70 centimetri, apparentemente un oggetto potenzialmente usato come arma.
Questa scoperta ha portato i carabinieri a sequestrare il materiale e ad ammetterlo tra i reperti messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il bastone, pur non essendo un’arma da fuoco o da taglio, può essere considerato un oggetto atti ad offendere nel contesto previsto dalla legge, soprattutto se portato senza giustificato motivo in pubblico.
il sequestro e le implicazioni
“Il bastone può rappresentare un pericolo se utilizzato impropriamente,” hanno sottolineato le fonti investigative, evidenziando l’importanza del controllo su questi oggetti.
le conseguenze legali per i tre coinvolti
Dopo il fermo, i tre sono stati condotti negli uffici dei carabinieri della compagnia di Pescara per completare le procedure. Il 38enne, colpito dal provvedimento per evasione, è stato riassegnato agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, che avverrà nei prossimi giorni. Il quarantenne e la donna sono stati denunciati a piede libero per diversi reati: porto di oggetti atti ad offendere, ricettazione e possesso di carte rubate o smarrite.
Le denunce sono state trasmesse alla Procura della Repubblica di Pescara. Nel sistema giudiziario italiano, valgono comunque le garanzie procedurali, quindi la responsabilità delle persone dovrebbe essere determinata soltanto da una sentenza definitiva. Il caso, in ogni modo, sottolinea l’attenzione continua delle forze dell’ordine nel monitorare gli episodi sospetti e fermare chi infrange la legge.
il contesto delle attività di polizia a pescara
Pescara ha visto negli ultimi mesi una serie di interventi mirati da parte dei carabinieri, soprattutto nelle zone più trafficate o soggette a episodi di microcriminalità. Le operazioni si basano su controlli di persone e veicoli, con particolare focus su chi è noto negli archivi delle forze di polizia.
l’importanza del nucleo operativo e radiomobile
L’azione del Nucleo Operativo e Radiomobile si concentra sulla prevenzione di reati come furti, lesioni e detenzione abusiva di oggetti pericolosi. Gli arresti e le denunce recenti rappresentano il risultato di pattugliamenti che accompagnano una strategia chiamata a garantire sicurezza nei quartieri più frequentati. Già in occasione di altri controlli, le stesse unità hanno segnalato casi analoghi, dimostrando quanto la presenza e l’attività sul territorio servano a individuare tempestivamente persone coinvolte in attività illegali.
Questo episodio arriva nel contesto di un’attività che continua senza sosta, con episodi rilevanti rilevati anche in altre aree di Pescara. L’intervento di primo mattino mostra l’attenzione posta sulle fasce orarie e i luoghi maggiormente critici, confermando la necessità di controlli regolari e puntuali. La vicenda di queste tre persone serve a indicare come, nonostante le restrizioni imposte dalla legge, alcuni continuino a infrangerle, portando le forze dell’ordine a dover rafforzare le verifiche.