Pescara Del Tronto: Commemorazione commovente per l'ottavo anniversario del terremoto del 2016

Pescara Del Tronto: Commemorazione commovente per l’ottavo anniversario del terremoto del 2016

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Pescara Del Tronto: Commemorazione commovente per l'ottavo anniversario del terremoto del 2016 - Gaeta.it

La notte del 24 agosto 2016 rappresenta un momento indelebile nella memoria collettiva di Arquata del Tronto e delle aree vicine, un evento tragico che portò con sé una devastazione inimmaginabile. L’ottavo anniversario del terremoto che ha ucciso 52 persone e distrutto interi paesi è stato commemorato al Parco della memoria di Pescara Del Tronto, con una cerimonia che ha visto la partecipazione di familiari delle vittime, autorità locali e comunità unite nel ricordo.

Una partecipazione sentita al Parco della memoria

Un momento di unità e raccoglimento

Nella notte scorsa, il Parco della memoria ha accolto numerosi partecipanti, tra cui molti familiari delle vittime del sisma del 2016, giunti da diversas località come Roma e Pomezia. La folla si è radunata intorno al giardino commemorativo, trasformato in un simbolo di resilienza e solidarietà. La celebrazione è iniziata alle 2.30 con la recita del rosario, un momento di preghiera che ha preparato i presenti alla successiva messa.

L’emozione era palpabile tra i partecipanti, molti dei quali hanno condiviso la stessa esperienza di dolore e perdita. Il parco, seppur non sufficientemente ampio per contenere tutti gli intervenuti, ha rappresentato un punto di incontro e riflessione per una comunità segnata da una tragedia collettiva. La presenza di familiari, amici e volti noti ha reso l’evento ancora più significativo, sottolineando l’importanza della memoria e del ricordo nella vita di ogni persona.

La celebrazione della messa

Al termine del rosario, la messa è stata celebrata da padre Emanuel, parroco di Arquata dal 2021. Durante l’omelia, ha parlato del dolore e della mancanza provati da chi ha perso un caro durante la calamità. Padre Emanuel ha incoraggiato i presenti a mantenere viva la memoria dei defunti, affermando che la morte non deve essere vista come un termine, ma come una transizione verso una vita eterna per coloro che credono. Questa riflessione ha risuonato profonda nell’animo dei partecipanti, accompagnata dalla consapevolezza che la celebrazione rappresentava anche un momento di speranza.

Il sacerdote ha creato un’atmosfera di condivisione e conforto, invitando tutti a ricordare che la vita continua e che quelli che ci hanno lasciato rimangono con noi nel cuore e nei ricordi.

Il momento culminante della commemorazione

Il silenzio e il rintocco della campana

Alle 3.36, ora esatta del terremoto, si è consumato il momento più toccante della cerimonia. I partecipanti hanno osservato un minuto di silenzio, atteso con trepidazione il rintocco della campana che avrebbe scandito il ricordo delle 52 vittime. Questo segnale, sentito da tutti, ha rappresentato un punteggio nel tempo, sottolineando l’importanza di preservare la memoria di chi non è più con noi. Il sindaco di Arquata, Michele Franchi, in prima fila, ha condiviso l’emozione del momento, mostrando il volto contrito ma determinato di chi lavora affinché tali tragedie non vengano mai dimenticate.

Il silenzio, carico di significato, ha rappresentato non solo un tributo a coloro che hanno perso la vita, ma anche un’opportunità per riflettere sugli insegnamenti e sulla solidarietà che eventi così drammatici possono generare nella comunità. Era evidente che, per molti, il rintocco della campana non ha solo evocato il dolore, ma ha anche rappresentato un sentito ricordo dell’amore e del supporto reciproco che ha caratterizzato la risposta della comunità nel corso degli anni.

Parole di conforto e responsabilità

A completare la celebrazione, è intervenuto monsignor Gianpiero Palmieri, vescovo di Ascoli Piceno, per condividere le sue riflessioni. Il presule ha confermato il senso di perdita collettiva derivante dalla tragedia, sottolineando che la commemorazione rappresentava anche un atto di fede e di speranza nel futuro. Le sue parole hanno messo in evidenza la necessità di non dimenticare, di prendersi carico della ricostruzione e di continuare a onorare la memoria di chi è venuto a mancare.

Monsignor Palmieri ha anche lanciato un appello a tutti i membri della comunità, esortando ognuno a compiere ogni sforzo possibile per garantire che le zone colpite possano prosperare nuovamente. È un avvertimento che invita alla riflessione e all’azione, affinché la memoria delle 52 vittime diventi un motore per la rinascita, un richiamo a non arrendersi e a lavorare insieme per il futuro.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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