Pescara, denunciati due falsi guardiani della fauna: il racconto di un controllo inatteso

Pescara, denunciati due falsi guardiani della fauna: il racconto di un controllo inatteso

Due individui a Pescara si spacciavano per guardie zoofile, ma sono stati denunciati dalla Polizia per usurpazione di titoli e utilizzo di segni distintivi contraffatti.
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Pescara, denunciati due falsi guardiani della fauna: il racconto di un controllo inatteso - Gaeta.it

Recentemente, Pescara ha visto l’intervento della Polizia di Stato in seguito alla presenza di due individui che si spacciavano per guardie zoofile. L’episodio è avvenuto nel centro città e ha attirato l’attenzione non solo delle forze dell’ordine, ma anche dei cittadini, sorpresi dalla situazione.

Il contesto del controllo

Negli ultimi giorni, la Polizia ha intensificato i controlli, specialmente in relazione a situazioni sospette che coinvolgono i vigilanti di fauna e ambiente. L’evento che ha portato alla denuncia di due persone è avvenuto mentre camminavano per le vie centrali di Pescara, in particolare in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici. Questo contesto ha reso l’incontro ancora più curioso, poiché i due soggetti si sono presentati come persone autorizzate nel controllo della fauna locale.

Il comportamento sospetto dei presunti guardiani

L’atteggiamento dei due, un uomo di 60 anni e una donna di 52 anni, ha destato immediatamente sospetti. Vestiti con tute mimetiche e adornati da fregi simili a quelli utilizzati da personale autorizzato per attività venatorie, hanno iniziato a richiedere documenti ai passeggeri dei mezzi pubblici. Questo approccio ha sollevato interrogativi tra gli utenti, i quali hanno avvertito le autorità competenti. Alla luce di situazioni precedenti, in cui si sono registrati episodi di abuso di funzioni pubbliche, la Polizia ha deciso di intervenire.

La verità dietro il loro falso ruolo

Quando la Polizia ha raggiunto il gruppo, i due hanno dichiarato di essere guardie zoofile e di aver ricevuto riconoscimenti da enti ubicati fuori regione. Tuttavia, gli agenti hanno avviato le verifiche necessarie per accertare la veridicità della loro affermazione. Attraverso un’attenta indagine, è emerso che entrambi non avevano mai ottenuto le autorizzazioni legali richieste per esercitare tale funzione. Mentre il cessare della loro attività non ha causato eventi di particolare rilievo, la situazione risulta emblematica dei controlli sulla regolarità e sulla sicurezza pubblica.

Le conseguenze per i due denunciati

A seguito delle indagini, la Polizia ha formalizzato le denunce per usurpazione di titoli e utilizzo di segni distintivi contraffatti. Questa vicenda evidenzia il continuo impegno delle forze dell’ordine nel combattere comportamenti fraudolenti e nel garantire la sicurezza dei cittadini. L’azione tempestiva della Polizia ha non solo evitato possibili abusi, ma ha anche messo in luce l’importanza di controlli efficaci in una società sempre più attenta alla legalità e alla protezione dell’ambiente.

Questa operazione sottolinea l’importanza della vigilanza collettiva: la presenza attenta dei cittadini è fondamentale per la pronta segnalazione di situazioni sospette, garantendo un ambiente più sicuro per tutti.

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