Pescara, il pronto soccorso sotto pressione: le criticità evidenziate dai politici locali

Pescara, il pronto soccorso sotto pressione: le criticità evidenziate dai politici locali

Il Pronto Soccorso di Pescara affronta un grave sovraffollamento e attese insostenibili, evidenziando le carenze del sistema sanitario regionale e la necessità di interventi urgenti per migliorare l’assistenza.
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Pescara, il pronto soccorso sotto pressione: le criticità evidenziate dai politici locali - Gaeta.it

La situazione del Pronto Soccorso di Pescara è al centro dell’attenzione a causa di un crescente sovraffollamento e di attese insostenibili per i pazienti. Questo quadro preoccupante riflette le difficoltà generali del sistema sanitario regionale e le conseguenze delle scelte politiche. Le dichiarazioni del consigliere Blasioli mettono in luce anomalie e disagi che colpiscono sia i pazienti che il personale medico.

I problemi del pronto soccorso di pescara

All’esterno del Pronto Soccorso di Pescara, il clima è teso. Secondo Blasioli, il Pronto Soccorso rappresenta un’istantanea delle problematiche che affliggono l’intero sistema sanitario abruzzese. La struttura è sovente costretta a gestire tempi di attesa che superano le 12 ore prima di garantire un posto letto, un tempo che dovrebbe essere considerato un’eccezione piuttosto che la norma. Molti pazienti sono costretti ad attendere nei corridoi, dove le condizioni sono precarie, su barelle di fortuna e in spazi non idonei al ricovero. La mancanza di privacy e di supporto per i pazienti rende l’esperienza ancor più complicata.

In alcuni casi, persone hanno dovuto rimanere al Pronto Soccorso anche per trecento ore, senza essere trasferite nei reparti appropriati. Le dimensioni delle stanze e i servizi igienici limitati non solo mettono a rischio la salute dei pazienti, ma minano anche la dedizione del personale sanitario, costretto ad operare in un ambiente disordinato e sempre più stressante.

Il grido d’allerta dei familiari e dei politici

Blasioli evidenzia il crescente numero di telefonate ricevute dai familiari in ansia per le lunghe attese e la percezione di un’assistenza inadeguata. Queste segnalazioni sono un chiaro indicativo di un problema sistemico che non può più essere ignorato. Per affrontare questa situazione, il consigliere ha sollecitato l’intervento delle autorità locali, tra cui il presidente Marsilio e l’assessore Verì, affinché prendano coscienza delle problematiche del Pronto Soccorso, evidenziando così la necessità di un intervento urgente e coordinato.

Le criticità rilevate dai diretti interessati

Nel corso degli ultimi mesi, Blasioli ha intrapreso un dialogo diretto con medici, infermieri, e cittadini per comprendere a fondo le complessità del servizio. Le testimonianze raccolte sono ora parte di un dossier che sarà presentato in diverse conferenze. Questi racconti variano da esperienze drammatiche a scenari di inefficienza che necessitano di una risoluzione. Il rappresentante del Partito Democratico ha sottolineato che, sebbene il problema del sovraffollamento non sia unico di Pescara, la regione mostra carenze specifiche da affrontare con interventi mirati.

Un sistema sanitario al collasso

Il Pronto Soccorso è visto come il termometro della sanità pubblica, e la sua incapacità di funzionare efficacemente è sintomo di una struttura sanitaria generale in difficoltà. Blasioli attribuisce parte della colpa a scelte politiche e gestionali che hanno contraddistinto la Giunta Marsilio. In particolare, le decisioni tardive e le mancate scelte strategiche hanno contribuito al deterioramento della situazione. Queste problematiche, sebbene con radici anche nazionali, richiedono soluzioni specifiche a livello locale.

Un confronto con altre province

La Provincia di Pescara, seppur con una popolazione minore rispetto a quella di Chieti, registra un numero di accessi simile al Pronto Soccorso di altre province. La differenza risiede nelle risorse disponibili: a Chieti i pazienti possono accedere a più strutture, mentre Pescara dipende quasi unicamente dall’ospedale Santo Spirito. La scarsa offerta di servizi sanitari ci fa rimanere lontani dai livelli di assistenza ideali, costringendo i pazienti a lunghe attese e cure in spazi non idonei.

Scelte necessarie per migliorare l’assistenza

Negli ultimi anni, i dati sugli accessi al Pronto Soccorso di Pescara mostrano una leggera diminuzione, dovuta in parte al miglioramento della gestione delle emergenze. Tuttavia, nonostante gli sforzi, il servizio è ancora sotto pressione e i problemi di personale rimangono una costante. Si rende necessaria una revisione delle risorse assegnate a tutti i Pronto Soccorso della zona, inclusi quelli di Penne e Popoli, per garantire assistenza tempestiva e di qualità.

L’urgenza di assunzioni di personale

A fronte delle necessità evidenti, Blasioli ha richiamato l’attenzione sulla carenza di personale medico. Attualmente, le strutture di Penne e Popoli continuano a fronteggiare un numero insufficiente di medici, il che influisce direttamente sulla qualità delle prestazioni sanitarie. La mancanza di concorsi per l’assunzione di personale a tempo indeterminato evidenzia una mancanza di programmazione efficace da parte delle autorità sanitarie. Molti medici attuali sono costretti a operare con turni massacranti, compromettendo il benessere sia loro sia dei pazienti che assistono.

Queste problematiche complesse, sebbene radicate, richiedono un’azione rapida e incisiva al fine di garantire una qualità adeguata di assistenza sanitaria, salvaguardando il diritto alla salute di tutti i cittadini.

Ultimo aggiornamento il 5 Febbraio 2025 da Marco Mintillo

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