La recente riprogrammazione dell’FSE Plus 2021-2027 ha portato a Pescara un’importante riorganizzazione delle risorse, con un chiaro focus sulle politiche sociali. Durante l’ultima riunione del Comitato di Sorveglianza, sono stati approvati più di 60 milioni di euro rimodulati, di cui circa 38 milioni destinati a iniziative di inclusione sociale. Questi fondi sono stati incrementati rispetto alla programmazione iniziale, manifestando un impegno significativo da parte delle istituzioni locali a favore del benessere della comunità.
Sostegno ai progetti di vita indipendente
Uno dei punti salienti della rimodulazione riguarda la scheda “Sostegno ai progetti di vita indipendente”, che ha ricevuto un incremento di 32,5 milioni di euro. Questo porta la dotazione complessiva a 35,5 milioni, evidenziando l’importanza di garantire maggiore autonomia alle persone con disabilità. L’assessore alle Politiche sociali, Roberto Santangelo, ha sottolineato che questa scelta risponde alle richieste dei cittadini, evidenziando la necessità di finanziare stabilmente tali iniziative per almeno il prossimo triennio. Questo è un passo cruciale per garantire che le persone con disabilità possano vivere con dignità e indipendenza, senza dover affrontare costanti incertezze sui fondi a loro disposizione.
Potenziamento dei servizi di assistenza e inclusione
Oltre ai progetti di vita indipendente, il finanziamento per i centri diurni e il Dopo di Noi ha visto un sensibile aumento: la scheda dedicata è passata da 2 a 5 milioni di euro. Questo aggiustamento si pone l’obiettivo di rafforzare i servizi di assistenza per le persone con disabilità e per le famiglie che necessitano di supporto. Santangelo ha evidenziato che l’orientamento della riprogrammazione sull’assistenza sociale è volto a proteggere la comunità dei cittadini, soprattutto in un contesto socio-economico complesso, dove le disuguaglianze possono generare forme di disagio sociale notevoli.
Risorse per l’invecchiamento attivo e formazione professionale
Un’altra area incoraggiata dalla riprogrammazione è quella relativa all’invecchiamento attivo, per la quale le risorse sono salite da 2,1 a 3,8 milioni di euro. Questo investimento mostra la volontà di sostenere le persone anziane, offrendo loro opportunità e servizi utili a mantenere un’alta qualità della vita.
La rimodulazione ha inoltre interessato settori fondamentali come formazione e istruzione. Le schede per i dottorati di ricerca sono state arricchite di ulteriori 5 milioni di euro, mentre gli Istituti Tecnici Superiori ricevono un incremento di 5,6 milioni. Anche l’inclusione lavorativa ha beneficiato di 7 milioni in più, manifestando un chiaro intento di creare opportunità professionali per le numerose persone in cerca di occupazione.
Incentivi per il mercato del lavoro
Sul fronte del lavoro, notevole risalto si riscontra nel potenziamento della misura di incentivi all’assunzione di disoccupati, che ha ricevuto un incremento di 5,6 milioni di euro, portando la dotazione complessiva a 13,6 milioni. Questo sforzo rappresenta una risposta concreta alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione e alla volontà di favorire l’inserimento professionale di categorie svantaggiate. Potenziare tali misure di incentivazione significa non soltanto stimolare l’occupazione, ma anche contribuire a una maggiore coesione sociale, puntando sul rafforzamento delle persone e delle famiglie.
Con questi cambiamenti, si delinea un futuro più inclusivo e attento alle reali necessità della comunità, posizione chiave per affrontare le sfide sociali attuali.