A Pescara si apre il dibattito sulla criticità del Pronto Soccorso. Un incontro è stato organizzato dalla Commissione regionale di Vigilanza, nonostante la visita ispettiva che non si è potuta svolgere. Al centro della discussione ci sono stati i problemi di funzionamento del servizio d’emergenza e dell’organizzazione del personale, con l’obiettivo di ascoltare le voci del personale medico e dei rappresentanti della Direzione sanitaria Asl.
Criticità del pronto soccorso
Durante l’incontro, i consiglieri del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle hanno evidenziato la gravità della situazione. I racconti di attese interminabili e criticità nel servizio sono all’ordine del giorno, con i pazienti che si trovano ad affrontare problematiche serie durante il loro accesso al Pronto Soccorso. Nella maggior parte dei casi, i ritardi non sono attribuibili alle capacità professionali del personale, ma piuttosto a un’organizzazione inadeguata del servizio. I consiglieri hanno fatto riferimento alle difficoltà che la Sanità di Pescara ha affrontato negli ultimi anni a causa di una governance inefficace, malgrado la disponibilità di fondi e progetti per migliorare la situazione.
Dalla direzione sanitaria sono emersi dati preoccupanti: il Pronto Soccorso accoglie circa un centinaio di pazienti al giorno, un numero che include molte situazioni non gravi. Gran parte di queste visite riguarda codici verdi, eppure la carenza di posti letto nei reparti rende le degenze prolungate e difficili. Circa il 10 per cento degli accessi coinvolgono pazienti anziani, costretti a rimanere in Pronto Soccorso, talvolta addirittura accompagnati dalla forza pubblica per essere dimessi.
Organizzazione del personale e risorse
Un altro tema cruciale trattato nell’incontro riguarda l’organizzazione del personale. Secondo quanto segnalato, il numero di medici disponibile sarebbe sufficiente per gestire l’utenza, ma ci sono difficoltà nel potenziarlo in caso di malattie o turnover. Questo è dovuto alla complessità del reclutamento di nuovi professionisti, che si trovano ad affrontare condizioni lavorative e salariali poco attrattive rispetto ad altri ambiti.
È cruciale, quindi, rivedere l’organizzazione del lavoro. La programmazione più efficace deve coinvolgere direttamente il personale che vive quotidianamente le criticità del reparto. Solo attraverso una gestione condivisa e inclusiva sarà possibile migliorare l’efficienza del Pronto Soccorso e dell’intero servizio sanitario. L’obiettivo deve essere quello di evitare situazioni di sovraffollamento che potrebbero essere mitigate attraverso ospedali di prossimità e l’ausilio dei medici di famiglia.
Proposte per un futuro migliore
I rappresentanti della Commissione di Vigilanza hanno espresso l’intenzione di continuare a portare avanti le istanze e le proposte emerse durante l’incontro. È evidente che la priorità è migliorare le condizioni del servizio d’emergenza, tenendo conto delle aspettative e delle necessità dei pazienti. L’ascolto attivo del personale medico e dirigenziale è fondamentale per arrivare a decisioni consapevoli sulle future pratiche di gestione della sanità in Abruzzo.
Sono necessarie azioni concrete per garantire che i servizi di emergenza possano rispondere tempestivamente e in modo adeguato alle esigenze della popolazione, assicurando che tempo, ascolto e cure rispondano a quanto prioritario per il benessere dei cittadini. L’approccio proposto potrebbe includere non solo il potenziamento dei servizi locali ma anche l’integrazione con strutture già esistenti nella provincia, come gli ospedali di Popoli e San Valentino, per una gestione più attenta e mirata dei pazienti.
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Laura Rossi