Pescara: nuovi interventi per contrastare i disturbi alimentari con il "Percorso Lilla in Pronto Soccorso"

Pescara: nuovi interventi per contrastare i disturbi alimentari con il “Percorso Lilla in Pronto Soccorso”

La Regione Abruzzo lancia il “Percorso Lilla in Pronto Soccorso” per migliorare l’assistenza ai pazienti con disturbi alimentari, promuovendo un approccio multidisciplinare e la creazione di nuovi posti letto.
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Pescara: nuovi interventi per contrastare i disturbi alimentari con il "Percorso Lilla in Pronto Soccorso" - Gaeta.it

I disturbi dell’alimentazione, come l’anoressia e la bulimia, hanno sollevato un crescente interesse da parte della comunità scientifica e delle istituzioni sanitarie negli ultimi anni. Queste condizioni, colpendo in particolare le fasce più giovani della popolazione, necessitano di un’attenzione particolare per via della loro complessità. Studi recenti indicano una prevalenza dell’anoressia fra lo 0,2 e l’1 per cento, mentre la bulimia si attesta tra l’1 e il 5 per cento, dati allineati con le statistiche internazionali. In questo contesto, la Regione Abruzzo ha fatto un passo importante, presentando un piano attuativo mirato alla gestione dei disturbi alimentari.

Presentazione del nuovo piano sanitario

Il 15 marzo, in occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, l’assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, ha annunciato un nuovo piano di attività finalizzato a migliorare l’assistenza per i pazienti affetti da disturbi dell’alimentazione. Durante una conferenza stampa tenuta a Pescara, Verì ha illustrato il “Percorso Lilla in Pronto Soccorso”, un progetto ideato per fornire un sostegno immediato e adeguato a chi si presenta in emergenza con problematiche legate alla nutrizione. Questo approccio si basa su uno schema integrato, seguendo le linee guida stabilite dal Ministero della Salute, che punta a facilitare il processo di diagnosi e trattamento.

Il “Percorso Lilla” prevede che i pazienti siano subito valutati all’ingresso in Pronto Soccorso, permettendo una rapida identificazione delle urgenze metaboliche e un successivo invio alle strutture specialistiche adeguate. A tal fine, personale sanitario e operatori di emergenza, come quelli del 118, riceveranno una formazione specifica per affrontare le particolari esigenze di trattamento associate a queste patologie. Questo approccio multidisciplinare si propone di garantire una risposta tempestiva e integrata, adattandosi ai vari contesti assistenziali, che vanno dall’ambulatorio alla residenza.

Sviluppi futuri e creazione di nuovi posti letto

L’assessore Verì ha sottolineato l’importanza di un’efficace presa in carico del paziente fin dal pronto soccorso. Secondo le sue parole, “il servizio mirato che la Regione ha attivato offre spazi dedicati e un team multidisciplinare preparato.” Tuttavia, questo obiettivo è stato raggiunto grazie a sforzi che affondano le radici nel passato. Da anni, infatti, sono state promosse delibere e iniziative per ottenere finanziamenti destinati alla salvaguardia della salute pubblica, puntando a migliorare il servizio di assistenza a pazienti con disturbi alimentari.

Verì ha specificato che, oltre al “Percorso Lilla in Pronto Soccorso“, la regione sta lavorando alla creazione di posti letto residenziali e centri diurni. Al momento, esistono già strutture per la cura di tali disturbi, ma il numero è insufficiente. Le Aziende Sanitarie Locali saranno coinvolte nell’indagine di fabbisogni concreti per aumentare la capacità assistenziale e si valuterà la possibilità di accreditare ulteriori posti nel sistema sanitario regionale. Queste misure si rivelano cruciali per garantire continuità assistenziale ai pazienti che necessitano di cure a lungo termine.

Il supporto della comunità scientifica e degli esperti

All’incontro con i giornalisti ha preso parte anche il dottor Paolo Di Berardino, esperto regionale sui disturbi dell’alimentazione. Di Berardino ha evidenziato il valore di un approccio integrato per la gestione di questi disturbi, ritenendo fondamentale il coinvolgimento di tutta la comunità professionale nell’attuazione delle nuove misure. Questo lavoro di squadra, coinvolgendo sia gli operatori sanitari sia le famiglie, punta a costruire un ambiente di cura che tenga conto della complessità e delle necessità di chi vive queste difficoltà.

L’incontro ha visto anche la partecipazione di altri esponenti della sanità regionale, come il direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale, Pierluigi Cosenza, e il dirigente regionale, Franco Caracciolo. La loro presenza ha ulteriormente testimonia l’impegno collettivo messo in atto dalla Regione Abruzzo per far fronte a una questione così delicata e rilevante per la salute pubblica.

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