Pescara: oltre mille firme contro la raccolta porta a porta, cresce il malcontento tra i cittadini

Pescara: oltre mille firme contro la raccolta porta a porta, cresce il malcontento tra i cittadini

A Pescara, oltre mille firme raccolte contro il sistema di raccolta rifiuti porta a porta, accusato di aumentare sporcizia e costi. Il Movimento 5 Stelle chiede un Consiglio Comunale straordinario.
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Pescara: oltre mille firme contro la raccolta porta a porta, cresce il malcontento tra i cittadini - Gaeta.it

A Pescara, la petizione lanciata dall’Associazione Consumatori Utenti e dal Movimento 5 Stelle ha già raccolto più di mille firme in sole tre settimane. Questo segnale è chiaro: il discontento della popolazione nei confronti dell’attuale sistema di raccolta dei rifiuti è diventato difficile da ignorare. Le lamentele riguardano non solo l’estensione indiscriminata della raccolta porta a porta, ma anche i crescenti disagi che questa situazione comporta per i cittadini di diverse zone della città.

I motivi del dissenso

La raccolta porta a porta, che secondo alcuni dovrebbe migliorare la gestione dei rifiuti, ha portato piuttosto a un aumento della sporcizia nelle strade e a un aggravio della tassa sui rifiuti , stimato in 600.000 euro extra. Paolo Sola, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, ha dichiarato che il dialogo con i cittadini continua, sottolineando come centinaia di residenti abbiano già espresso il loro dissenso. I banchetti per la raccolta firme sono presenti in varie piazze e molte attività commerciali stanno supportando la protesta.

La petizione ha l’obiettivo di portare la voce dei cittadini in un Consiglio Comunale straordinario, aperto al pubblico. Sola ha ribadito che la battaglia non è contro la raccolta differenziata in sé, ma contro un modello di gestione rigido e fallimentare che non tiene conto delle specificità dei vari quartieri, come Pescara sud e Porta Nuova. Il Movimento 5 Stelle propone una riorganizzazione della raccolta dei rifiuti che consideri le peculiarità di ciascuna area, prevendendo anche la creazione di oasi ecologiche condominiali.

Proposte per una raccolta differenziata efficace

Oltre a criticare l’approccio attuale, il Movimento 5 Stelle ha formulato idee concrete per migliorare la situazione. Viene proposta la regolamentazione di oasi ecologiche informatizzate, accessibili esclusivamente ai residenti di ogni quartiere. L’intento è di evitare l’abbandono indiscriminato di rifiuti e di ottimizzare il conferimento, favorendo una partecipazione attiva della comunità locale. Questa visione più flessibile e adaptiva è considerata una soluzione necessaria, in grado di rendere la raccolta dei rifiuti più efficiente.

Accesso agli atti per trasparenza

Accanto alle lamentele riguardanti il sistema di raccolta, il Movimento 5 Stelle ha rilevato un altro aspetto delicato. Infatti, è stata presentata una richiesta di accesso agli atti ad Ambiente SpA per ottenere chiarimenti su due questioni cruciali. Una riguarda i costi reali del servizio di raccolta porta a porta, che continua a pesare sul bilancio dei cittadini, senza garantire un servizio all’altezza. L’altra riguarda le modalità di smaltimento e riciclo dei rifiuti raccolti. Sola ha evidenziato la preoccupazione che i cittadini siano chiamati a sforzi significativi per aumentare la raccolta differenziata, mentre, al termine del processo, potrebbero non esserci garanzie su un corretto smaltimento.

Se emerge che il riciclo non viene effettuato come promesso, si potrebbe assistere a un inasprimento della crisi del sistema porta a porta. Tale scenario potrebbe aprire a seri problemi legali, portando la situazione all’attenzione della Procura della Repubblica. La richiesta di risposte è dunque forte e chiara: i cittadini meritano di sapere come vengono gestiti i rifiuti e quali sono i veri costi del servizio. Il Movimento 5 Stelle ha assicurato che non si fermerà fino a quando non otterrà le informazioni necessarie.

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