A Pescara, la discussione sulle politiche europee prende una piega significativa. È stata presentata una mozione in consiglio comunale, proposta dalla capogruppo della Lega, Maria Luigia Montopolino, insieme al consigliere Andrea Salvati. L’iniziativa mira a rivedere le attuali regole riguardanti il Green Deal e il Patto di stabilità, esprimendo fermo dissenso nei confronti del piano di riarmo europeo.
l’obiettivo della mozione
La mozione chiede al sindaco e alla giunta di sostenere iniziative a livello nazionale per avviare colloqui con le istituzioni europee. L’intento è quello di riconsiderare gli obblighi e le restrizioni imposti dal Green Deal, cercando di formulare obiettivi più accessibili per l’Italia. Montopolino e Salvati sostengono che sia indispensabile trovare un equilibrio tra la salvaguardia ambientale e la protezione del sistema imprenditoriale nazionale.
“L’attuale visione del Green Deal potrebbe ostacolare lo sviluppo e la competitività del nostro congiunto,” ha dichiarato Montopolino. Il messaggio è chiaro: le leggi ritenute eccessivamente restrittive potrebbero limitare l’iniziativa economica delle aziende locali, mettendo in pericolo il loro futuro.
critiche alle normative europee
Nel documento presentato, i consiglieri fanno riferimento a vari provvedimenti europei, tra cui il bando dei motori Euro 5 diesel e il divieto di utilizzo dei motori a combustione interna entro il 2035. Inoltre, viene citata l’imposizione a tutte le aziende di redigere un bilancio di sostenibilità. Secondo i due rappresentanti leghisti, queste misure costituiscono un “dazio” che pesa inevitabilmente sulle spalle degli imprenditori italiani.
proposte di revisione del patto di stabilità
Montopolino e Salvati insistono sull’urgenza di adottare misure più favorevoli per il mercato locale. Questo approccio, a loro avviso, è fondamentale per evitare che le aziende italiane subiscano svantaggi rispetto ai concorrenti europei e mondiali. La sensibilità verso le esigenze delle imprese è al centro della loro proposta di revisione.
Oltre a puntare il dito contro il Green Deal, la mozione esprime anche la necessità di rivedere il Patto di stabilità e crescita. La richiesta è di introdurre flessibilità al fine di permettere investimenti pubblici strategici. Montopolino e Salvati chiedono che si possa dare spazio a sgravi fiscali e politiche di sviluppo economico, che possano sostenere la crescita e il benessere delle aziende regionali.
“Rimuovere le barriere che ostacolano il sistema produttivo è essenziale,” affermano i due consiglieri. L’intento è quello di garantire che le aziende italiane possano operare in un ambiente meno vincolato, in modo da riprendere fiato e rilanciare le proprie attività.
posizione contro il piano di riarmo europeo
Infine, la mozione include un impegno chiaro per il sindaco e la giunta nel rappresentare un’opposizione al programma PianoReArm Europe/Readiness 2030. Montopolino e Salvati sostengono che i fondi previsti per il riarmo dovrebbero essere riassegnati a priorità più urgenti e concrete per i cittadini, come la sanità e l’istruzione.
Sostenere la comunità locale, secondo i consiglieri, deve avere la precedenza rispetto agli investimenti nell’armamento. L’intento è di fare leva su una partecipazione attiva e su una rappresentanza al fine di portare avanti un dibattito che, al momento, appare di grande importanza per il futuro della città e della sua economia.