Pescara: Riflessioni critiche sul lotto 2 della linea ferroviaria Roma-Pescara

Il Comitato regionale per la Valutazione di impatto ambientale discute le preoccupazioni sul lotto 2 della linea ferroviaria Roma-Pescara, evidenziando criticità progettuali e impatti sulla viabilità e sull’ambiente.
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Pescara: Riflessioni critiche sul lotto 2 della linea ferroviaria Roma-Pescara - Gaeta.it

Nella seduta del Comitato regionale per la Valutazione di impatto ambientale, si è discusso del lotto 2 della linea ferroviaria Roma-Pescara, un progetto che sta suscitando preoccupazioni e polemiche. Il consigliere Antonio Di Marco ha espresso le sue perplessità riguardo alle modifiche del progetto e alla mancanza di una progettazione esecutiva, evidenziando come questo possa influire negativamente sui cittadini e sul territorio. La sua audizione ha messo in luce dinamiche complesse legate all’esproprio e alla viabilità, rendendo necessaria una riflessione approfondita sul futuro dell’opera.

Il ruolo del comitato nella valutazione ambientale

Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente, ha richiesto un’audizione per chiarire le vulnerabilità tecniche e ambientali riguardanti il lotto 2 della linea ferroviaria. La progettazione dell’opera, infatti, risulta ancora indefinita, mentre gli espropri sono già in fase di esecuzione. Di Marco ha evidenziato l’importanza di comprendere su quale progetto concreto sia chiamato a esprimere il parere il Comitato.

Il lotto 1 prevede un raddoppio della linea sulla sede storica, ma per il lotto 2 si prevede una variante che abbandona quest’ultima e adotta un tracciato diverso, il quale presenta potenziali criticità. In particolare, la variante include un incrocio con la Tiburtina e la costruzione di un viadotto di 2 km, un’opera che potrebbe avere un impatto significativo sulla sensibilità ambientale dell’area, vicino alla zona SIC Natura 2000. Ciò pone interrogativi sulla sostenibilità del progetto e sull’adeguatezza delle valutazioni già effettuate.

Le ripercussioni del progetto sulla viabilità

La variante proposta dal lotto 2 comporta non solo un cambiamento del tracciato, ma anche la demolizione di tre aziende presenti nell’area: Golden Gas, Orsini & Blasioli e Cos.Mec. Questo solleva interrogativi significativi sulle conseguenze che l’intervento potrà avere sulla viabilità locale e sulla qualità della vita dei residenti e delle aziende coinvolte.

Di Marco ha messo in luce anche le problematiche legate alla mobilità pendolare, già complessa in quell’area, destinata a subire ulteriori aggravamenti a causa dei lavori in corso. La necessità di definire in modo chiaro le ripercussioni per i trasporti e per i cittadini è quanto mai urgente. La mancanza di un progetto esecutivo presentato al Comitato rappresenta un ulteriore fattore di preoccupazione, rendendo la valutazione dell’opera ancora più complessa.

L’importanza della salvaguardia ambientale

La questione cruciale che emerge dalla discussione riguarda la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio naturalistico lungo il tracciato della nuova linea ferroviaria. Il viadotto, con le sue pile invasive, rischia di compromettere l’integrità di una zona caratterizzata da delicate interazioni ecologiche, fra cui un lago separato dal fiume Pescara.

Le preoccupazioni espresse da Di Marco pongono l’accento sulla necessità di un monitoraggio ambientale rigoroso e costante. Il controllo dell’impatto delle opere sul territorio è essenziale per prevenire danni irreversibili all’ecosistema e per garantire il benessere della popolazione locale. La via da seguire deve includere un dialogo costante con RFI, al fine di trovare soluzioni che non penalizzino ulteriormente il territorio e i suoi abitanti.

La seduta ha messo in evidenza la complessità della situazione attuale, sottolineando l’urgenza di un coinvolgimento attivo delle istituzioni e dei cittadini al fine di affrontare queste criticità.

Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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