E’ un condimento tradizionale presente sulle tavole di tutto il mondo, apprezzato sia nella sua versione classica che in quella più raffinata.
Un recente test condotto in Germania ha sollevato preoccupazioni riguardo a un particolare tipo di aceto: il condimento balsamico bianco. Questo prodotto, noto anche come “agrodolce bianco” o “balsamico chiaro”, è fondamentalmente una miscela di aceto di vino e concentrato di mosto d’uva. Non esistendo standard fissi per la sua composizione, manca una regolamentazione chiara, il che porta a variazioni significative tra le varie marche.
Un test approfondito sui marchi di aceto balsamico bianco
Il test, realizzato da Öko-test, ha analizzato 25 marchi di aceto balsamico bianco, con campioni sia convenzionali che biologici, a un costo variabile tra 1,69 e 27,98 euro per mezzo litro. La valutazione ha riguardato diversi aspetti: residui di pesticidi, contenuto di zucchero e additivi, densità e sostanza secca, composti clorurati e una prova sensoriale per valutare il sapore, l’acidità e il profilo aromatico.
I risultati del test sono stati sorprendenti e preoccupanti. La maggior parte degli aceti analizzati conteneva tracce di pesticidi, sebbene entro i limiti legali. Solo due prodotti biologici sono risultati totalmente privi di residui, mentre sia nei prodotti bio che in quelli convenzionali erano presenti tracce di almeno un pesticida. La sostanza più comune rilevata è l’acido fosfonico, derivato dalla degradazione di fosetil o dall’uso di fosfonato di potassio. Questo è particolarmente sorprendente poiché il suo utilizzo è vietato in agricoltura biologica dal 2013. La sua presenza, quindi, solleva interrogativi sull’accumulo e il rilascio graduale di sostanze chimiche da parte delle piante.
Un altro aspetto critico emerso dal test è la presenza di ingredienti non dichiarati. Alcuni produttori utilizzano mosto d’uva rettificato o decolorato (RTK) al posto del mosto d’uva concentrato. Questa mancanza di trasparenza è criticata da Öko-test, nonostante l’RTK non sia vietato, perché inganna le aspettative dei consumatori.
La prova sensoriale ha rivelato notevoli differenze tra i vari marchi. Alcuni aceti presentavano un sapore complesso e ben bilanciato tra acidità e dolcezza, mentre altri risultavano monotoni e privi di carattere. In particolare, i condimenti balsamici bianchi di supermercati come Lidl e Aldi sono stati bocciati non solo per la presenza di pesticidi, ma anche per la scarsa qualità complessiva. Questi prodotti avevano una bassa densità e sostanza secca, segni di una minore qualità, e gusti poco equilibrati che non soddisfacevano le aspettative sensoriali.
I migliori prodotti sul mercato
Tra i prodotti migliori, invece, spiccano due referenze del mercato tedesco e il Condimento Bianco Giuseppe Cremonini, che ha ricevuto un giudizio positivo. La qualità superiore di questi prodotti è stata attribuita alla loro capacità di mantenere un profilo aromatico ricco e un equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità, senza compromettere la trasparenza sugli ingredienti utilizzati.
Questa indagine solleva dubbi importanti sulla qualità e la sicurezza degli alimenti che consumiamo quotidianamente. Mentre i residui di pesticidi rilevati non superano i limiti legali, la loro presenza in combinazione potrebbe avere effetti ancora non del tutto chiari sulla salute. La necessità di una maggiore regolamentazione e trasparenza è evidente, non solo per proteggere i consumatori, ma anche per garantire che i produttori rispettino standard elevati di qualità e sicurezza.