Un forte appello per salvaguardare il servizio di medicina generale a Marina di Montemarciano ha raccolto l’adesione di oltre 700 cittadini. La petizione, consegnata al sindaco Maurizio Grilli, sottolinea l’importanza di mantenere attivo l’ambulatorio per i medici di medicina generale , fondamentale per garantire l’assistenza sanitaria soprattutto ai più vulnerabili. L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la salute pubblica, due anni dopo l’emergenza sanitaria legata alla pandemia, che ha messo in evidenza le fragilità del sistema sanitario locale.
La petizione e il suo significato
Il documento è stato ufficialmente presentato alle autorità municipali il 19 febbraio alle ore 10. I cittadini, riunitisi per esprimere il loro dissenso, hanno evidenziato come la chiusura del servizio potrebbe costringere molti, soprattutto gli anziani e coloro con difficoltà di mobilità, a spostarsi verso Montemarciano o Falconara. Tale situazione rappresenta un aggravio non solo dal punto di vista sanitario, ma anche da quello sociale ed economico, poiché implica ulteriori costi e difficoltà per famiglie già in difficoltà.
I sottoscrittori della petizione non si limitano a contestare la chiusura, ma cercano anche attivamente un dialogo con le istituzioni. Hanno invitato il sindaco a coinvolgere il Direttore del Distretto Ast di Ancona e l’Assessore Regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, affinché si cerchi una soluzione che permetta di ripristinare il servizio o di trovare alternative valide per i cittadini. La richiesta è chiara: una maggiore attenzione da parte delle autorità locali e regionali verso le problematiche legate alla sanità pubblica.
La precarietà del servizio sanitario nella zona
La situazione del servizio ambulatoriale a Marina di Montemarciano rappresenta un problema di particolare rilevanza non solo per il paese, ma anche per l’area circostante. L’emergenza sanitaria ha messo a nudo la carenza di personale nei servizi di assistenza primaria, una difficoltà che colpisce non solo Montemarciano. La petizione, dunque, si allinea a un dibattito più ampio relativo alla necessità di garantire un’assistenza sanitaria tempestiva e accessibile a tutti.
I firmatari hanno ben chiaro che i medici di medicina generale sono spesso in prima linea nella gestione della salute pubblica. Riconoscono le difficoltà legate alla carenza di personale e alla crescente domanda di servizi, ma ritengono che tali questioni non debbano ricadere sui cittadini. La chiusura dell’ambulatorio non è vista come una soluzione praticabile e, per questo, chiedono una riconsiderazione della decisione.
L’importanza del servizio ambulatoriale per le fasce fragili
Il servizio di medicina generale svolge un ruolo cruciale nella vita quotidiana di molti cittadini, in particolare per le categorie più fragili, come gli anziani e coloro con patologie croniche. Avere accesso a un medico di fiducia ed essere seguiti regolarmente può fare la differenza nel monitorare e gestire la salute. Questo aspetto è stato sottolineato più volte dai sostenitori della petizione, che evidenziano come un servizio sanitario vicino alle abitazioni possa contribuire a migliorare il benessere complessivo della popolazione.
Le richieste della petizione mirano a mantenere una vicinanza del servizio, che permetta di evitare spostamenti complessi e disagevoli. La salute è un affare di comunità e le istituzioni devono rispondere a questa necessità in modo appropriato e tempestivo. È un diritto fondamentale che ogni cittadino possa avere accesso a cure adeguate e immediate, senza dover affrontare barriere geografiche o organizzative.
Il documento firmato dai cittadini rappresenta un desiderio di maggiore ascolto e partecipazione da parte delle autorità, il che potrebbe portare a un rafforzamento del servizio sanitario locale. La mobilitazione della comunità per la difesa di servizi essenziali è un segnale di vitalità e un richiamo per tutti a non rimanere in silenzio di fronte a decisioni che influenzano direttamente la quotidianità.