Sotto l’egida dei Comitati No Termovalorizzatore, una rappresentanza delle istituzioni locali ha recentemente presentato una petizione al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. L’incontro, che ha visto la partecipazione di diversi sindaci, si è focalizzato sulla contrarietà all’idea di costruire nuovi impianti di incenerimento. Questo evento segna un momento cruciale nel dibattito ambientale, sollevando questioni di rilevanza per la comunità riguardo alla gestione dei rifiuti nella regione.
Consegna della petizione al presidente Rocca
Il primo passaggio della consegna è avvenuto presso la sede della Regione Lazio, dove il presidente Francesco Rocca ha ricevuto una delegazione dell’Unione dei Comitati. A questo incontro hanno partecipato sindaci di comuni limitrofi, tra cui Alessandra Mantuano, vicesindaco di Ciampino, Gabriella Sergi, assessora di Albano e Paolo Gasperini, presidente del Consiglio comunale di Castel Gandolfo. Durante la cerimonia, i rappresentanti hanno indossato le fasce tricolori, mostrando così la loro unità e fermo sostegno alla causa.
L’incontro ha avuto un significato simbolico e pratico, poiché la delegazione ha sottolineato l’importanza di un confronto tra le varie amministrazioni locali per affrontare il tema della gestione dei rifiuti. “Ci attendiamo che alle prossime iniziative partecipino tutti i sindaci,” hanno affermato i rappresentanti, esprimendo la volontà di creare un tavolo permanente “No Inceneritore” che coinvolga direttamente i primi cittadini. Questa richiesta evidenzia la determinazione di unire le forze per opporsi alla costruzione di un termovalorizzatore, un progetto che è visto come minaccia per il territorio e l’ambiente.
Incontro con l’assessore regionale Ghera
Successivamente, la delegazione ha proseguito il suo percorso di dialogo presso il Consiglio regionale del Lazio. Qui, la consigliera Alessandra Zeppieri ha accolto i membri dell’Unione dei Comitati, conducendoli nella Sala Rutuli dove hanno potuto confrontarsi con Fabrizio Ghera, assessore regionale ai rifiuti. L’incontro ha rappresentato un’opportunità per ribadire le motivazioni della petizione, che si concentrano su due punti principali: la salvaguardia dell’acqua e la legge regionale 13/2019, vissuti come fondamentali per la protezione del territorio.
L’assessore Ghera ha risposto alle preoccupazioni espresse, sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo. Ha parlato dei futuri rapporti tra il piano rifiuti di Roma e la pianificazione regionale post commissariamento, evidenziando il necessario potenziamento della raccolta differenziata, particolarmente criticata nella Capitale. La sua dichiarazione ha incluso l’impegno a creare un canale di comunicazione con le direzioni regionali coinvolte, un passo che il comitato ha accolto positivamente.
Il futuro dei rifiuti nella Regione Lazio
La gestione dei rifiuti nel Lazio sta attraversando una fase di ristrutturazione necessaria e il dialogo instaurato tra i Comitati e le istituzioni è un segnale importante che potrebbe influenzare le scelte future. L’Unione dei Comitati ha espresso la volontà di promuovere un’azione istituzionale per coinvolgere i cittadini in un processo decisionale che ritengono fondamentale. Un’istruttoria partecipata, approfondita e, soprattutto, tempestiva, è vista come la chiave per un’uscita positiva da questo complesso dibattito.
In un contesto in cui la sostenibilità e la preservazione ambientale sono al centro dell’agenda politica, la battaglia contro l’installazione di nuovi inceneritori potrebbe rappresentare un’opportunità significativa non solo per il presente ma anche per il futuro delle generazioni a venire. La speranza di un cambiamento positivo nel trattamento dei rifiuti in Lazio è ora nelle mani delle istituzioni coinvolte, che saranno chiamate a prendere decisioni che avranno un impatto diretto sulla vita dei cittadini e sull’ambiente regionale.