La Regione Lombardia lancia un’iniziativa decisiva contro l’abusivismo, a partire dalle aree con case Aler nella città di Milano. Con un budget di 3 milioni di euro, il piano mira a potenziare la sicurezza attraverso l’impiego di vigilanza armata e videosorveglianza e avvierà la sua attuazione dopo la stagione estiva. Questo intervento, oltre a tutelare i diritti delle famiglie legittime, vuole affrontare con fermezza le occupazioni abusive che danneggiano la società.
Il contesto dell’abusivismo abitativo
L’abusivismo abitativo rappresenta una problematica crescente non solo a Milano, ma anche in molte altre zone della Lombardia. Questo fenomeno non solo compromette il diritto all’abitazione legittima, ma crea tensioni sociali e porta a una gestione caotica delle risorse abitative destinate alle famiglie bisognose. Case popolari, destinate a chi realmente ne ha diritto, vengono occupate da persone che non rispettano le norme e le leggi, privando così i legittimi assegnatari di un diritto fondamentale. In questo contesto, il nuovo piano della Regione Lombardia si propone di contrastare questa situazione, avviando un’azione coordinata e incisiva.
La proposta di integrazioni alle misure di sicurezza già in atto prevede la presenza di guardie armate nelle aree più colpite, un’idea che si prefigge di dissuadere le occupazioni abusive. A questo si aggiunge il rafforzamento della videosorveglianza, con installazione di nuove telecamere nei punti strategici che possano monitorare in tempo reale eventuali attività sospette. Le azioni di vigilanza sono importanti per restituire un senso di sicurezza ai residenti e alle famiglie che rispettano la legge.
Il piano operativo e i suoi obiettivi
Il piano operativo della Regione Lombardia è articolato in diverse fasi e prevede un intervento sinergico tra vari enti. In una prima fase, prevista nei primi quattro mesi del 2024, Aler Milano si concentrerà su azioni di sgombero immediato, puntando a identificare e interrompere le occupazioni abusive. Si stima che nei primi mesi dell’anno prossimo ci saranno numerosi escomi in flagranza, una misura necessaria per dissuadere ulteriori occupazioni.
L’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, sottolinea l’importanza di tutelare le famiglie che seguono le regole e non possono vedere i propri diritti calpestati. Il messaggio è chiaro: la legalità e la giustizia sociale sono temi prioritari. Il piano prevede anche una seconda fase post-sgombero, in cui Aler, sotto la direzione del prefetto, avrà l’obiettivo di recuperare appartamenti e reinserirli nel circuito degli alloggi disponibili, favorendo coloro che da tempo sono in lista di attesa per una casa.
Le testimonianze e le esigenze delle famiglie
Un aspetto fondamentale del piano anti-abusivi consiste nel porsi al servizio delle famiglie che si trovano in grave difficoltà, come evidenziato dall’assessore alla sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa. Le storie di anziani e famiglie bisognose, costrette a vivere in auto o in condizioni drammatiche, sono emblematiche di un sistema che deve migliorare e proteggere i più vulnerabili.
La lotta all’abusivismo non è solo una questione di legalità, ma anche di giustizia sociale. Le famiglie che si trovano in graduatoria e attendono una casa meritano un intervento deciso e tempestivo da parte delle istituzioni. Il piano della Regione Lombardia ambisce a diventare un modello di riferimento, complementando le azioni di sgombero con interventi di recupero e ristrutturazione degli alloggi, affinché ogni appartamento recuperato possa essere restituito a chi ne ha diritto. La sfida è complessa, ma il focus rimane sulla tutela delle famiglie oneste e sul rispetto delle normative.