Piano di sviluppo 2025-2034: in arrivo 23 miliardi di investimenti per un'energia più sostenibile in Italia

Piano di sviluppo 2025-2034: in arrivo 23 miliardi di investimenti per un’energia più sostenibile in Italia

Il Piano di sviluppo 2025-2034 di Terna prevede investimenti di oltre 23 miliardi per modernizzare le infrastrutture energetiche italiane, aumentando la capacità e l’integrazione delle fonti rinnovabili.
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Piano di sviluppo 2025-2034: in arrivo 23 miliardi di investimenti per un'energia più sostenibile in Italia - Gaeta.it

Il Piano di sviluppo 2025-2034 presentato da Terna segna un nuovo capitolo per il settore energetico italiano, previsto un significativo aumento degli investimenti. Con oltre 23 miliardi di euro programmati nei prossimi dieci anni, il progetto mira a modernizzare le infrastrutture e migliorare l’affidabilità della rete energetica nazionale. La presentazione, tenutasi alla presenza di figure chiave come Giuseppina Di Foggia, amministratrice delegata di Terna, e Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, ha generato un ampio dibattito sulle prospettive future per l’energia in Italia.

Che cos’è il piano di sviluppo?

Il Piano di sviluppo è un documento programmatico fondamentale che delinea gli interventi infrastrutturali previsti in Italia per un periodo di dieci anni. La responsabilità di elaborarlo ricade su Terna, l’operatore di rete elettrica, che lo presenta ogni due anni. Tale piano deve ricevere l’approvazione dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dopo aver ottenuto i pareri dalle regioni interessate e considerando le valutazioni dell’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, Arera. Questo processo di approvazione garantisce che le opere siano in linea con le esigenze locali e le normative vigenti.

Il documento include dettagli su tutto ciò che riguarda le reti elettriche e gli impianti, ponendo attenzione sull’ammodernamento necessario per soddisfare la crescente domanda di energia. Le opere previste non solo miglioreranno la capacità di trasporto, ma contribuiranno anche a una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili nella rete elettrica, fondamentale per la transizione energetica in corso.

I benefici collegati al nuovo piano

Il piano di sviluppo presentato da Terna promette di generare un importante incremento della capacità di scambio di energia tra le varie zone di mercato, con un obiettivo di portare la capacità a circa 39 gigawatt, rispetto ai 16 attuali. Questo rappresenta un aumento del 22% rispetto al precedente programma di sviluppo energetico. La pianificazione prevede anche una potenziale crescita della capacità di interconnessione con l’estero, stimata attorno al 40%, attraverso nuovi progetti mirati ad aumentare l’affidabilità della rete.

L’aumento della capacità di trasporto non solo ha un impatto diretto sull’efficienza energetica, ma offre anche opportunità per l’esportazione di energia. Grazie a queste opere, ci si aspetta un maggiore equilibrio tra domanda e offerta di energia, ottimizzando l’uso delle fonti rinnovabili e contribuendo a una rete più resiliente.

Di Foggia: così assicureremo al paese un sistema affidabile, resiliente e sostenibile

Giuseppina Di Foggia, durante la presentazione del piano, ha sottolineato l’importanza di tali investimenti per garantire un sistema energetico sostenibile in Italia. Con un focus particolare sulla modernizzazione e digitalizzazione delle reti, Di Foggia ha affermato che “è cruciale affrontare la crescente domanda energetica e integrare le fonti rinnovabili.” Questi investimenti non solo mirano a migliorare l’infrastruttura, ma a garantire un futuro energetico più sicuro e sostenibile per il Paese.

Le dichiarazioni del CEO di Terna evidenziano come il Piano di Sviluppo rappresenti una risposta concreta alle sfide attuali, offrendo strumenti per garantire efficienza e sicurezza nel settore energetico italiano. I 23 miliardi di euro previsti diventeranno un pilastro per costruire un futuro energetico più stabile e resistente alle crisi.

Le infrastrutture pronte prima del 2030

Il Piano di sviluppo prevede che le nuove infrastrutture energetiche siano operative entro il 2030, permettendo così una transizione energetica efficiente. Tra i progetti di maggior rilievo ci sono il Tyrrhenian Link, un collegamento sottomarino a 500 kilovolt che unirà Sicilia e Campania; l’Adriatic Link, che collegherà Abruzzo e Marche; e il Sa.Co.I.3, un’importante connessione tra Sardegna, Corsica e Toscana. Un ulteriore progetto significativo è il ponte energetico Italia-Tunisia, noto come Elmed, che faciliterà lo scambio di energia con il Nord Africa.

Queste iniziative non solo miglioreranno la rete elettrica, ma faciliteranno anche l’integrazione delle energie rinnovabili, aumentando la capacità di esportazione e l’affidabilità complessiva del sistema energetico italiano. La realizzazione di questi progetti è fondamentale per posizionare l’Italia come leader nella transizione energetica a livello europeo, segnando un passo significativo verso la sostenibilità e l’innovazione nel settore.

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