Piano di valorizzazione per i Giardini Reali di Venezia: concessione prorogata per altri 50 anni

Piano di valorizzazione per i Giardini Reali di Venezia: concessione prorogata per altri 50 anni

Prorogata per 50 anni la concessione dei Giardini Reali di Venezia, con un investimento di 17 milioni di euro per manutenzione e valorizzazione del patrimonio culturale e storico.
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Piano di valorizzazione per i Giardini Reali di Venezia: concessione prorogata per altri 50 anni - Gaeta.it

L’Agenzia del Demanio, in collaborazione con la Venice Gardens Foundation e con il supporto del Ministero della Cultura, ha annunciato la proroga della concessione dei Giardini Reali di Piazza San Marco e del Padiglione dei Santi. Questo rinnovo, che si estende per un massimo di 50 anni, avrà un impatto significativo sulla manutenzione e valorizzazione di questo bene culturale di grande rilevanza.

I dettagli dell’accordo

L’accordo firmato prevede che la Venice Gardens Foundation si assuma la responsabilità di effettuare lavori di manutenzione sia straordinaria che ordinaria nei Giardini Reali. L’obiettivo è non solo la conservazione, ma anche il restauro di elementi strutturali, in risposta a recenti ritrovamenti archivistici che forniscono maggiore comprensione della storia di questi giardini. L’investimento per tali interventi ammonta a 17 milioni di euro, una cifra che dimostra l’impegno della fondazione nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Venezia.

Grazie a questi lavori, il progetto mira a riportare alla luce la struttura originale degli ex Giardinetti Reali, un’area che, con la sua storia e i suoi paesaggi, rappresenta un’importante risorsa per la città. I giardini possiedono un valore unico nel panorama veneziano e la loro conservazione permette di mantenere viva la tradizione culturale e paesaggistica della città.

La storia della concessione

La concessione dei Giardini Reali e del Padiglione dei Santi ha avuto origine nel 2014, quando l’Agenzia del Demanio affidò la gestione a Venice Gardens Foundation per un periodo di 19 anni a un canone agevolato. Tale accordo è stato motivato dalla necessità di svolgere lavori di risanamento e valorizzazione necessari a preservare il sito. Finora, la fondazione ha investito circa 6 milioni di euro in opere di restauro, restituendo alla città un luogo emblematico, che nel 2019 ha ricevuto la certificazione di Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Tra gli interventi più significativi, un ruolo chiave ha avuto il recupero del ponte levatoio, che ha riconnesso i Giardini alle Procuratie Nuove e a Piazza San Marco, contribuendo a valorizzare ulteriormente il sito e il suo significato storico. Completa il restauro anche il Padiglione neoclassico, un’opera dell’architetto Lorenzo Santi risalente ai primi dell’Ottocento, che giova di un arredo decorativo di alta valenza artistica.

Gli interventi di restauro e la cura attuale

Il restauro architettonico è stato progettato dall’architetto Alberto Torsello. Tra le opere realizzate, si è proceduto alla demolizione di strutture in stato di abbandono, inclusi edifici come un bunker della Seconda guerra mondiale, e al ripristino della serra, seguendo le indicazioni fornite dallo Studio di architettura Aymonino-Barbini.

Attualmente, i Giardini Reali sono sotto la custodia dei giardinieri della Venice Gardens Foundation, i quali applicano metodi di gestione che combinano conoscenze tradizionali e pratiche moderne. Questi programmi sono orientati alla sostenibilità, evitando completamente l’uso di sostanze chimiche e concentrandosi sul riciclo e sul riutilizzo delle risorse esistenti nel giardino. Grazie a questa attenta cura, i Giardini Reali di Venezia continueranno a splendere come parte integrante del patrimonio storico e culturale della città.

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