Durante il Vinitaly 2025, una delle fiere più prestigiose del settore vitivinicolo, è stata annunciata la nomina di Piero Mastroberardino come nuovo coordinatore del Tavolo di filiera. Mastroberardino succede a Luca Rigotti, attuale presidente del Gruppo di lavoro vino del Copa-Cogeca. Questa transizione avviene in un contesto di confronto tra le principali organizzazioni della filiera vitivinicola italiana. L’incontro ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e il Commissario Europeo all’Agricoltura, Christophe Hansen.
Nomina di Piero Mastroberardino
L’assegnazione del ruolo di coordinatore a Piero Mastroberardino rappresenta un passo significativo per l’intero comparto. Mastroberardino ha una lunga carriera nel mondo del vino e ha già ricoperto ruoli di responsabilità all’interno di Federvini. La sua esperienza sarà fondamentale per affrontare le sfide del settore, che è in continua evoluzione. In questo nuovo incarico, Mastroberardino avrà il compito di guidare il Tavolo di filiera, un organismo che riunisce diverse associazioni operanti nel settore vitivinicolo, come Alleanza Cooperative Agroalimentari, Assoenologi, e Unione Italiana Vini.
Temi trattati al Vinitaly 2025
L’incontro al Vinitaly ha consentito un ampio dibattito su temi di rilevanza strategica per il settore. Tra i punti salienti, si è discusso del “Pacchetto Vino” presentato dal Commissario Hansen, che prevede nuove misure per la promozione e la tutela dei vini europei. Questo pacchetto è stato accolto con interesse, ma anche con riserve, in particolare riguardo al suo impatto sulle piccole e medie imprese vinicole. Le associazioni presenti hanno sollevato preoccupazioni sulle politiche europee in materia di produzione e commercializzazione.
Un altro tema centrale dell’incontro è stata la questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti sui prodotti vitivinicoli europei. La questione preoccupa non poco le aziende italiane, che temono di subire un calo nelle esportazioni verso il mercato americano, uno dei più importanti per il vino del Bel Paese. Le associazioni hanno sollecitato un dialogo costruttivo con i rappresentanti del governo italiano e con le istituzioni europee per affrontare in modo efficace questa sfida.
Importanza del confronto costruttivo
Durante il confronto, le organizzazioni hanno posto l’accento sulla necessità di un dialogo costruttivo che tenga conto delle diverse esigenze del settore. È essenziale per il futuro del vino italiano garantire forme di collaborazione tra le politiche europee e le specificità nazionali. Le associazioni hanno evidenziato come la competitività e la valorizzazione del settore vitivinicolo siano obiettivi condivisi, ma richiedono una strategia unitaria.
Questa convergenza di intenti tra le varie associazioni è vista come un passo indispensabile per sostenere l’industria del vino in un contesto globale in continua mutazione. La sinergia tra produttori, enti governativi e istituzioni europee potrebbe risultare determinante per affrontare le sfide attuali e future.
Con queste solide basi e una leadership esperta in Piero Mastroberardino, il Tavolo di filiera si preannuncia come un punto di riferimento cruciale per il futuro del vino italiano nel panorama europeo.