Piero Pompili porta l'Abruzzo al centro della scena fotografica in una mostra a Roma

Piero Pompili porta l’Abruzzo al centro della scena fotografica in una mostra a Roma

La mostra antologica “Uomini e no” di Piero Pompili, in scena a Roma fino al 22 febbraio, esplora l’umanità e le tradizioni abruzzesi attraverso fotografie evocative e racconti visivi.
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Piero Pompili porta l'Abruzzo al centro della scena fotografica in una mostra a Roma - Gaeta.it

L’Abruzzo torna a essere protagonista attraverso l’arte di Piero Pompili, il fotografo romano che ha dedicato la sua carriera all’esplorazione dell’umanità e delle sue radici. La mostra antologica “Uomini e no“, ospitata presso la galleria Bianco Contemporaneo di Roma, offre uno spaccato della sua trentennale attività artistica, con un vernissage previsto per sabato 18 gennaio alle 17:00. La mostra rimarrà aperta fino al 22 febbraio, fornendo l’opportunità di scoprire il fascino visivo e narrativo delle fotografie di Pompili.

Un omaggio all’Abruzzo e alle sue tradizioni

L’Abruzzo rappresenta un legame emotivo profondo per Pompili, il quale ha scelto questo territorio per rinnovare un incontro autentico con le sue origini. Attraverso la sua macchina fotografica Hasselblad, l’artista cattura l’essenza di un paesaggio ricco di storie secolari, riti e tradizioni che si intrecciano con la quotidianità. Le sue fotografie in bianco e nero evocano un senso di rispetto e di ammirazione verso un mondo in continuo mutamento, riscoprendo i volti e le pratiche culturali. Tra le opere esposte spicca una rilettura contemporanea de “La figlia di Iorio” di Gabriele D’Annunzio, che si pone come un forte richiamo alla cultura e all’identità abruzzese, rendendo omaggio ai miti che continuano a ispirare le generazioni.

Pompili ha affermato, attraverso il suo lavoro, di voler mettere in risalto la bellezza e la sapienza dei rituali abruzzesi. Le sue fotografie non sono solo immagini, ma veri e propri racconti che esplorano la connessione tra l’uomo e il suo ambiente. Ogni scatto emerge come una testimonianza visiva di un passato vivo, un’istantanea che invita lo spettatore a riflettere sulle proprie radici e sull’importanza della memoria collettiva.

Le opere in mostra: un viaggio nell’umanità

La mostra “Uomini e no” è una raccolta che abbraccia vari aspetti della vita e dell’esperienza umana, presentando ritratti, nature morte e architetture in un linguaggio visivo potente e diretto. Pompili ha sapientemente diretto il suo obiettivo verso individui e paesaggi, contribuendo a una narrazione che invita alla contemplazione. I suoi scatti, intrisi di verità e unicità, creano dialogo con i grandi maestri della storia dell’arte, da Michelangelo a Canova.

Le opere in esposizione non solo parlano dell’individuo, ma testimoniano anche la relazione con il contesto circostante. Lo sfondo, che si tratti di un paesaggio o di un ambiente urbano, diventa parte integrante dell’identità ritratta, riflettendo le sfide e i trionfi dell’esperienza umana. Ogni fotografia è un invito a riconoscere e riconnettersi con una dimensione più profonda della vita.

Le immagini di pugili, che paiono evocare il cinema di Pasolini, aggiungono una dimensione culturale ulteriore, mettendo in luce capacità espressive che sfidano il tempo e raccontano storie universali. La combinazione di storia e modernità nel lavoro di Pompili costituisce una vera e propria esperienza visiva da non perdere.

Edizione limitata e testi di approfondimento

Accanto alle opere esposte, la galleria Bianco Contemporaneo ha previsto di offrire un cofanetto d’artista in edizione limitata, contenente 50 copie con tutte le fotografie della mostra, inclusi scatti inediti. Questo volume rappresenta un’opportunità per portare a casa un pezzo dell’esperienza di Pompili, permettendo di approfondire ulteriormente il significato e il valore artistico delle sue creazioni.

I testi che accompagnano le opere sono redatti da figure di spicco nel panorama culturale, come l’avvocato Roberto Simeone e il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Antonio Calbi. La progettualità editoriale arricchisce la mostra di spunti di riflessione notevoli, permettendo al visitatore di immergersi in un’esperienza ancora più coinvolgente. Questo insieme di fattori fa della mostra “Uomini e no” un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’arte e della cultura.

Ultimo aggiornamento il 17 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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