Pietro Condorelli presenta “Native Language” al #Ittateveamare Jazz Festival 2024 a Napoli

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Pietro Condorelli presenta "Native Language" al #Ittateveamare Jazz Festival 2024 a Napoli - Gaeta.it

Il chitarrista jazz casertano Pietro Condorelli debutterà giovedì primo agosto con il suo nuovo album "Native Language" nell’ambito del festival #Ittateveamare Jazz Festival 2024. Questo evento si svolgerà a Marina di Varcaturo, una delle località balneari più importanti del litorale domitio-flegreo. Durante il concerto, Condorelli si esibirà con il suo trio, composto da Emiliano De Luca al contrabbasso e Raffaele Natale alla batteria, presentando una selezione di brani che evidenziano la sua visione musicale.

Il #Ittateveamare Jazz Festival: un'esperienza unica al mare

Storia e concetto del festival

Nato da un’idea del musicista Salvatore Trinchillo, il #Ittateveamare Jazz Festival è il primo festival di jazz in Italia che si svolge direttamente sulla sabbia delle splendide spiagge campane. Questo evento si propone di creare un'atmosfera informale, che permetta agli spettatori di godere della musica e del mare in un contesto unico. Il festival è diventato rapidamente un punto di riferimento per gli appassionati di jazz e per coloro che desiderano immergersi in un'atmosfera artistica e rilassante.

L'edizione di quest’anno porterà sul palco numerosi musicisti di talento, ma l'attesa è particolarmente alta per l’esibizione di Pietro Condorelli. Il festival, che valorizza la cultura musicale jazz, si concluderà proprio con il suo concerto, facendo di questa performance un momento di grande significato per il pubblico e per gli artisti coinvolti.

Emozioni e tradizione musicale

L’evento si distingue anche per il suo approccio interattivo, con un'atmosfera che incoraggia il pubblico a partecipare attivamente. Tra beach bar, djs set e laboratori didattici dedicati alla musica, il festival si propone di avvicinare il jazz a un pubblico più vasto, rendendo l’esperienza musicale accessibile, coinvolgente e divertente. Gli organizzatori puntano a creare un legame tra gli artisti e il pubblico, dove la musica diventa un linguaggio universale che riunisce tutti gli appassionati.

"Native Language": un album ricco di significato

Contenuti e stile musicale

L’album "Native Language" è una riflessione profonda sulla tradizione jazzistica, presentando otto reinterpretazioni di standard riconosciuti, tra cui classici come "I love you" di Cole Porter e "All of me" di Gerald Marks e Seymour Simons. Condorelli ha voluto offrire una nuova luce su questi brani storici, mantenendo vivo il loro spirito jazz, ma rielaborandoli per adattarli alla sua visione contemporanea della musica.

In aggiunta, il disco include un brano originale che porta il titolo dell’album, "Native Language", composto dallo stesso artista. Con una forte attenzione alla ritmica, l'album si distingue per l'interplay tra i musicisti, creando un’atmosfera di freschezza e spontaneità. La sinergia musicale tra Condorelli, De Luca e Natale è palpabile, rendendo ogni esecuzione qualcosa di unico e irripetibile.

La visione di Pietro Condorelli

Pietro Condorelli ha dichiarato che il progetto dell'album è nato dal desiderio di ristabilire un legame profondo con il pubblico di appassionati di jazz. In un’epoca in cui la musica originale spesso predomina, Condorelli ha scelto di omaggiare i grandi classici, dimostrando il suo amore per il jazz mainstream. La fusion tra brani tradizionali e quelli originali offre un’interpretazione moderna e vivace, tipica del suo stile coinvolgente e relazionale, capace di trasmettere emozioni intense attraverso la musica.

Con la presentazione di "Native Language", Condorelli si propone di far vivere al pubblico un’esperienza musicale completa, ricca di vibrazioni positive e di una forte connessione emotiva, portando avanti la tradizione jazzistica con nuova energia ed entusiasmo.

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