In una calda serata alla terrazza Bonsai, in Salita Santa Caterina, Pietro Piciocchi ha presentato il suo programma per rilanciare Genova. Attualmente facente funzioni dopo le dimissioni del sindaco Marco Bucci, Piciocchi ha voluto infondere fiducia nei suoi sostenitori, delineando una visione chiara e ambiziosa per il futuro della città.
Obiettivi chiave del programma
Durante la presentazione, Piciocchi ha messo in evidenza alcuni punti cruciali, sottolineando la necessità di affrontare questioni che toccano da vicino la comunità. Un tema che ha colpito particolarmente è la riduzione delle liste d’attesa per le case popolari. L’idea è quella di accelerare i tempi per chi aspetta da troppo, attraverso collaborazioni tra pubblico e privato. E non si ferma qui: ha promesso di azzerare le liste d’attesa per gli asili nido, un’altra priorità per le famiglie genovesi.
In termini più concreti, Piciocchi ha annunciato un piano specifico per garantire che le famiglie in attesa di una casa popolare possano ricevere un alloggio entro sei mesi. E per quanto riguarda gli asili nido, l’impegno è chiaro: eliminare completamente le liste d’attesa entro il 2025, per dare a ogni famiglia genovese l’accesso immediato ai servizi.
La sicurezza, naturalmente, non è passata inosservata. Piciocchi ha proposto di introdurre vigili di quartiere in ogni zona della città, un passo significativo verso un ambiente più sicuro per tutti. Queste misure fanno parte di un piano più ampio, mirato a migliorare la qualità della vita a Genova.
Mobilità e occupazione: uno sguardo al futuro
Ma non è tutto. Piciocchi ha anche parlato di mobilità, accennando al ripristino del bonus taxi, un’iniziativa pensata per incentivare l’uso del trasporto urbano. E, non meno importante, ha annunciato un piano per generare 20.000 nuovi posti di lavoro qualificati. Questo progetto si basa su un’analisi attenta dell’attuale ciclo economico della città, che vanta un PIL superiore alla media nazionale, aprendo così la strada a opportunità di crescita sostenibile.
In sostanza, il ripristino del bonus taxi è solo un tassello di un quadro più ampio. Piciocchi ha delineato un piano per la creazione di posti di lavoro nei settori della tecnologia e dell’industria, sfruttando il potenziale economico di Genova, il cui PIL è attualmente del 15% superiore alla media nazionale. La strategia occupazionale non è solo una risposta alle sfide attuali, ma un intervento per proiettare Genova verso un futuro più prospero.
Una città delle opportunità
Nella parte finale della sua presentazione, Piciocchi ha tracciato una visione di Genova come una città capace di attrarre investimenti e talenti. Ha descritto il “nocciolo” del suo programma come la costruzione di una “città delle opportunità,” un luogo che guarda al futuro con ottimismo e si prende cura delle esigenze di giovani e anziani. Non si tratta solo di rispondere a bisogni immediati, ma di creare un ambiente competitivo e attrattivo nel lungo termine.
Piciocchi ha delineato un piano strategico per trasformare Genova in un hub di innovazione e investimenti, puntando a creare spazi di coworking e incubatori per startup, oltre a programmi di formazione per giovani e anziani. L’obiettivo? Attrare almeno 100 nuovi investitori e aziende nei prossimi cinque anni, creando un ecosistema favorevole alla crescita economica sostenibile.
Con queste affermazioni, Pietro Piciocchi si è confermato un candidato determinato, con idee chiare per il futuro di Genova. Le sue parole hanno risuonato in una sala gremita di sostenitori, pronti a seguirlo in questa nuova avventura amministrativa. Un viaggio che, sebbene ricco di sfide, si preannuncia carico di opportunità.