La tradizione culinaria italiana continua a innovarsi con iniziative uniche che avvicinano arte e gastronomia. La Pinsa di Di Marco è un esempio perfetto di come l’artigianalità possa incontrare la modernità , offrendo non solo pietanze di alta qualità ma anche packaging che celebra l’arte contemporanea. I segreti di questa evoluzione sono stati svelati nel corso di un evento al MAXXI di Roma, che ha messo in luce le nuove confezioni che abbinano street art e street food.
Il successo della pinsa: numeri che raccontano un’arte
Nel corso dell’ultimo anno, Di Marco ha prodotto 25 milioni di pinse, tutte create a mano da 250 pinsaioli. Questo lavoro artigianale, portato avanti insieme ai figli, ha reso la Pinsa una delle specialità gastronomiche più amate in tutto il mondo. La qualità e l’originalità del prodotto sono state premiate in numerosi contest, riconoscendola come un’autentica opera d’arte culinaria. Le pinse, diffuse in 70 paesi su quattro continenti, sono il frutto di una tradizione profondamente radicata e di un amore per l’eccellenza che non conosce frontiere.
Di Marco ha anche siglato una partnership significativa con “Casa Azzurri”, diventando partners ufficiali per i prossimi tre anni. Questo affiancamento ha portato la pinsa a essere consumata dalla Nazionale Italiana di Calcio, aumentando la sua visibilità e il suo prestigio. La combinazione di tradizione, qualità e marketing strategico ha reso questa azienda leader nel settore gastronomico, confermando il suo valore non solo a livello nazionale, ma internazionale.
Un connubio tra cibo e arte: “A slices of art”
Il progetto “A slices of art” rappresenta un’affascinante fusione di gastronomia e creatività visiva attraverso la street art. Questo programma è stato lanciato durante un evento da Barbara Manto & Partners, dove il pubblico ha potuto ascoltare i fondatori e i membri chiave dell’azienda, tra cui Corrado Di Marco, suo figlio Alberto, e Fabrizio Vivarelli. L’idea è di rendere ogni confezione della pinsa non solo un contenitore, ma un’opera d’arte che racconta la storia e i valori del marchio.
L’agenzia creativa The Teachers ha coinvolto tre noti street artist italiani — Camilla Falsini, Lucio Schiavon e Daniele Tozzi — per reinterpretare il marchio Di Marco. I risultati sono evidenti in ogni confezione: ognuna delle “PBox” presenta un design unico, che si distingue per colori vivaci e stili originali, rendendole uniche e, allo stesso tempo, perfette come articoli da collezione per gli amanti della pinsa e dell’arte.
La nuova estetica della pinsa: packaging innovativo
Le nuove confezioni non si limitano a contenere un prodotto gastronomico, ma elevano la pinsa stessa all’interno di una narrazione visiva coinvolgente. Camilla Falsini ha voluto rappresentare la convivialità insita nella tradizione della pinsa, utilizzando forme e colori vivaci per evocare momenti di condivisione tra amici e familiari. Il suo design infatti include figure umane che comunicano un senso di comunità e felicità , elementi essenziali dell’esperienza gastronomica.
Lucio Schiavon ha invece scelto di raccontare la storia della pinsa, partendo dalla genialità di Corrado Di Marco. Attraverso uno stile distintivo, ha messo in risalto la passione e determinazione che caratterizzano il laboratorio romano, enfatizzando il viaggio della pinsa dal creatore al consumatore. Un approccio che sottolinea le radici storiche del prodotto, rendendolo non solo un alimento, ma parte di un racconto più ampio e significativo.
Daniele Tozzi ha chiuso il cerchio artistico, utilizzando il lettering per esprimere i valori chiave collegati alla pinsa. Le parole scelte incarnano eccellenza, digeribilità e autenticità , caratteristiche che la distinguono nel panorama gastronomico attuale. L’innovativa tiratura delle PBox, prevista in un milione di pezzi, sarà disponibile da gennaio 2024, portando un nuovo capitolo nella storia della pinsa Di Marco.
La fusione di arte e gastronomia rappresenta una tendenza crescente, e La Pinsa Di Marco si posiziona al vertice di questa evoluzione. Concepita e realizzata con passione, la pinsa non è solo un piatto da gustare, ma un’esperienza completa che abbraccia valore, tradizione e creatività .
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Armando Proietti