Pirtobrutinib: approvata dalla Commissione Europea una nuova terapia per la leucemia linfatica cronica

Pirtobrutinib: approvata dalla Commissione Europea una nuova terapia per la leucemia linfatica cronica

La Commissione Europea approva pirtobrutinib per il trattamento della leucemia linfatica cronica recidivante, offrendo nuove opzioni terapeutiche ai pazienti già trattati con inibitori di Btk.
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La Commissione Europea ha approvato il pirtobrutinib, un inibitore della tirosina-chinasi di Bruton, per il trattamento di pazienti adulti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria che hanno già ricevuto terapie con inibitori di Btk. Questo farmaco, già utilizzato per il linfoma mantellare, offre nuove opportunità terapeutiche e ha mostrato risultati promettenti in studi - Gaeta.it

La Commissione Europea ha recentemente dato il via libera all’utilizzo di pirtobrutinib, un inibitore reversibile della tirosina-chinasi di Bruton , per il trattamento di pazienti adulti affetti da leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria, già sottoposti in precedenza a terapia con un inibitore di Btk. Questo farmaco, già approvato per la cura del linfoma mantellare , rappresenta un’importante opportunità per il controllo della malattia, come sottolineato in una nota dall’azienda produttrice Lilly.

Un passo avanti nella terapia della leucemia linfatica cronica

L’approvazione europea di pirtobrutinib rappresenta un momento significativo per il miglioramento delle opzioni disponibili per i pazienti con Cll. Paolo Ghia, direttore del programma di ricerca strategica sulla leucemia linfatica cronica all’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, evidenzia come la Cll sia la forma più diffusa di leucemia negli adulti, con circa 2.750 nuovi casi stimati in Italia nel 2024. La malattia ha un decorso clinico variabile: molte persone non presentano sintomi evidenti e scoprono di avere la Cll solo durante controlli di routine. In assenza di sintomi, è possibile mantenere una condizione stabile per lungo tempo. Tuttavia, con l’avanzare della malattia, i pazienti possono sviluppare manifestazioni cliniche come anemia, ingrossamento dei linfonodi e splenomegalia, rendendo necessario l’intervento terapeutico.

L’evoluzione delle terapie per i pazienti anziani

Secondo Alessandra Tedeschi, specialista ematologo presso l’ospedale Niguarda di Milano, la maggior parte dei pazienti affetti da Cll sono anziani e spesso presentano comorbidità legate all’età. In passato, la chemio-immunoterapia era lo standard di cura, ma oggi è stata superata da terapie mirate. Gli inibitori covalenti di Btk e di Bcl-2, assunti anche in combinazione, sono stati preferiti. Questi pazienti, dopo il trattamento iniziale, possono sperimentare recidive, rendendo importante la disponibilità di opzioni terapeutiche aggiuntive. Pirtobrutinib, innovativo per il suo meccanismo d’azione, si distingue per la sua capacità di inibire Btk attraverso interazioni reversibili con differenti aminoacidi.

I risultati dello studio clinico e la sicurezza

L’approvazione del farmaco è supportata dai risultati dello studio clinico Bruin Cll-321, primo trial randomizzato di Fase 3 in pazienti già trattati con inibitori di Btk. L’endpoint primario, ossia la sopravvivenza libera da progressione , ha mostrato risultati promettenti. Il 29 agosto 2023, in analisi primaria, pirtobrutinib ha dimostrato di superare le terapie di confronto, come idelalisib più rituximab o bendamustine più rituximab. I dati aggiornati al 29 agosto 2024 indicano una riduzione del rischio di progressione o morte del 46% rispetto ai trattamenti standard. La mediana della Pfs è stata di 14 mesi per pirtobrutinib contro 8,7 mesi per le opzioni di controllo. Anche nei sottogruppi di pazienti con prognosi sfavorevole, i risultati sono rimasti positivi, evidenziando l’efficacia del farmaco.

Il tempo medio fino al successivo trattamento o alla morte, altro endpoint secondario, ha raggiunto i 24 mesi per i pazienti con pirtobrutinib, rispetto agli 11 mesi del braccio di controllo, con un miglioramento del 63%. Sul fronte della sicurezza, il profilo degli effetti collaterali è stato coerente con le precedenti ricerche fatte nel trial iniziale, evidenziando eventi avversi come neutropenia e affaticamento.

Un nuovo trattamento per un’esigenza non soddisfatta

Elias Khalil, General Manager di Lilly Italy Hub, ha sottolineato che questa nuova approvazione porta una terapia importante per i pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria che non rispondono a un inibitore di Btk covalente. Pirtobrutinib offre una risposta a una necessità clinica poco soddisfatta, rappresentando un’opzione innovativa. La sua approvazione in altri Paesi evidenzia l’interesse globale nei confronti di questo farmaco, mentre Lilly prosegue nel suo impegno per ampliare le possibilità terapeutiche a disposizione dei pazienti con tumori del sangue.

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