A Napoli, la tradizione gastronomica continua a essere un elemento distintivo della cultura locale. Luigi Seccia, giovane imprenditore del settore alimentare, ha deciso di riscoprire e rilanciare un’usanza culinaria che affonda le radici nella storia partenopea. Il suo locale, “Al Ruotino“, aperto recentemente nei pressi di Piazza Carità , ha come obiettivo quello di riportare in vita la pizza cotta in un classico ruoto di alluminio, una scelta che evoca ricordi di convivialità e sapori autentici.
Le origini della pizza nel ruoto
La storia della pizza al ruoto affonda nel passato dei panifici napoletani. In origine, infatti, questo piatto veniva preparato per utilizzare gli avanzi dell’impasto del pane, trasformandosi in una deliziosa pietanza che veniva servita in teglie poco profonde. Gli ingredienti principali erano semplici: olio, pomodoro, sale e origano, ma la preparazione artigianale ha dato vita a varianti inimitabili nel tempo. A Napoli, il ruoto di alluminio da 30 cm di diametro è diventato un simbolo di questo modo di cucinare. Con il passare degli anni, il gusto della pizza al ruoto si è evoluto, mantenendo però viva la tradizione.
Luigi Seccia e il brand “Al Ruotino”
Nato in una storica famiglia di pasticceri e panificatori, Luigi Seccia ha voluto dare una nuova vita a una tradizione familiare reinterpretandola nel contesto odierno. La sua esperienza lo ha spinto a creare un brand che non solo celebra la pizza al ruoto, ma si propone anche di elevare la qualità degli ingredienti utilizzati. La scelta di ingredienti freschi e locali rappresenta un valore fondamentale nel suo modo di operare. Con un occhio di riguardo alla qualità , Seccia punta a conquistare i palati dei turisti e dei residenti, in un quartiere che sta vivendo un vero e proprio boom gastronomico.
La lavorazione artigianale dell’impasto
Il segreto della pizza al ruoto di “Al Ruotino” si trova nell’impasto, frutto di una lavorazione attenta e scrupolosa. Luigi utilizza un blend di tre farine, ciascuna con caratteristiche proprie, per ottenere una pasta che lievita per ben 24 ore prima di essere nuovamente lavorata. Questa fase è cruciale per garantire un’idratazione ottimale, fissata all’80%, fondamentale per ottenere una base leggera e saporita. Ulteriori quattro ore di riposo permettono una lievitazione perfetta, dando vita a una pizza con una consistenza e un sapore unici.
Un’esperienza culinaria a Napoli
“Al Ruotino” non è solo un luogo dove mangiare, ma un vero e proprio spazio di socializzazione. La scelta di presentare la pizza nel ruoto di alluminio non è casuale; si tratta di un richiamo diretto a un modo di vivere che celebra la condivisione. Gli avventori possono assaporare una cucina che non è solo legata al cibo, ma anche alla riscoperta di legami familiari e tradizioni. A Napoli, dove il cibo è cultura, il locale di Seccia si propone di essere un punto di riferimento per chi cerca autenticità in ogni morso.
Con questo progetto, Luigi Seccia dimostra che il legame con la tradizione è forte e vitale, capace di generare nuove storie all’interno di un contesto gastronomico che continua a evolvere senza perdere il suo fascino originale.