La situazione a Casavatore si fa nuovamente inquietante con il riemergere della violenza legata all’estorsione. Nella notte che ha segnato la fine dell’anno, in particolare tra la mezzanotte e le prime ore del 1° gennaio, un episodio allarmante ha scosso il quartiere. Least in the dark night, un gruppo di individui ha aperto il fuoco contro le saracinesche di almeno due negozi, seminando paura e preoccupazione tra i residenti.
La ricostruzione dell’accaduto
Le informazioni del caso parlano di almeno dieci colpi di pistola esplosi, che hanno colpito direttamente le saracinesche dei locali situati nel Parco delle Acacie, una zona densamente popolata di Casavatore. Stando a quanto riportato dalle forze dell’ordine, i colpi sembrerebbero stati sparati da una distanza molto ravvicinata, il che suggerisce un’azione mirata piuttosto che un atto casuale. Gli investigatori della Compagnia dei Carabinieri di Casoria si sono attivati immediatamente, esaminando la scena del crimine e raccogliendo le testimonianze dei pochi che, nonostante l’orario, sono stati testimoni dell’accaduto.
Le prime analisi hanno messo in evidenza non solo la modalità dell’attacco, ma anche l’assenza di feriti, sebbene le persone si siano trovate nel panico dopo aver udito i colpi. I carabinieri stanno attualmente seguendo diverse piste, mostrandosi aperti a ipotesi diverse che possano condurre all’identificazione dei responsabili. Non è chiaro, al momento, se l’azione sia collegata a richieste di pizzo già effettuate nei confronti degli esercizi commerciali, ma gli esperti non escludono che possa trattarsi di un modo per intimidire i proprietari.
Reazioni e preoccupazioni della comunitÃ
L’episodio ha sollevato un velo di inquietudine non solo tra gli addetti ai lavori, ma anche tra i cittadini, i quali si sentono vulnerabili di fronte a questa recrudescenza di violenza. I negozianti, oltre alla paura per la propria incolumità e quella dei propri clienti, fanno i conti anche con la tentazione sempre presente delle richieste di pizzo. Le dinamiche legate all’extortion hanno un’origine profonda e storica a Casavatore, dove le organizzazioni criminali hanno radici ben consolidate.
In tanti chiedono alle autorità di intervenire in modo forte e incisivo, non solo per fermare la violenza, ma anche per riportare la legalità e la serenità nel quartiere. I cittadini, stanchi di vivere nella paura, si sono detti pronti a collaborare con le forze dell’ordine, nel tentativo di contribuire a un clima di sicurezza più solido e duraturo. La segnalazione di episodi sospetti e la denuncia di attività illecite sono viste come gesti di civiltà a fronte di problemi complessi.
Il ruolo delle forze dell’ordine
Dietro all’azione dei carabinieri, emerge la necessità di strategie preventive per combattere il fenomeno del pizzo e della violenza. Le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli nei quartieri più colpiti dalla criminalità , cercando di instaurare un dialogo costruttivo con i residenti. La presenza costante degli agenti sul territorio è fondamentale, non solo per scoraggiare i criminali, ma anche per rassicurare i cittadini.
I militari stanno coinvolgendo la popolazione in attività di sensibilizzazione, cercando di educare e informare sulla regolarità delle segnalazioni e sulla forza della collaborazione tra comunità e forze dell’ordine. Questo approccio si rivela necessario per costruire un clima di fiducia, affinché i cittadini possano sentirsi parte della lotta alla criminalità .
L’episodio del 31 dicembre rappresenta un campanello d’allarme. La sfida per la sicurezza e il benessere della comunità di Casavatore è aperta, e le prossime settimane saranno cruciali per verificare evoluzioni e reazioni da parte delle autorità e dei cittadini.
Ultimo aggiornamento il 2 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano