Negli ultimi anni l’impegno contro l’inquinamento da plastica ha visto crescere iniziative popolari e organizzazioni dedicate a ripulire il territorio italiano. A fine aprile 2025, Plastic Free Onlus si è mobilitata con centinaia di eventi in tutta Italia in occasione della 55ª giornata della Terra, voluta dalle Nazioni Unite. Il programma in Abruzzo ha coinvolto più località, dall’entroterra alla costa, puntando a rimuovere rifiuti e aumentare la consapevolezza sull’impatto ambientale dei comportamenti quotidiani.
Plastic free onlus: azione e sensibilizzazione per l’ambiente
Plastic Free Onlus, attiva dal 2019 nella lotta contro l’inquinamento da plastica, ha organizzato 222 appuntamenti nel weekend del 26 e 27 aprile. Il lavoro di oltre 10mila volontari ha riguardato aree urbane, zone fluviali, laghi, spiagge e piccoli borghi italiani. Le attività si sono aperte con un minuto di silenzio in ricordo del pontefice recentemente scomparso, dato il lutto nazionale in corso. L’obiettivo dichiarato dell’associazione era ripulire l’ambiente rimuovendo 100mila chili di rifiuti plastici e non, promuovendo così un cambiamento nel modo di vivere quotidiano rispetto all’ecosistema.
Il ruolo di Luca De Gaetano e i numeri dell’associazione
Il fondatore e presidente Luca De Gaetano ha sottolineato il coinvolgimento di 1.200 referenti territoriali, indispensabili per coordinare le operazioni in ogni angolo del paese. I volontari hanno agito con passione e chiarezza, puntando non solo alla pulizia ma anche a diffondere messaggi importanti sulla tutela del creato e della biodiversità, temi richiamati anche dagli insegnamenti di papa Francesco. La partecipazione è stata aperta a chiunque desiderasse aderire, con iscrizione gratuita sul sito. L’associazione ha accumulato negli anni dati significativi: oltre 260mila persone coinvolte, 4,4 milioni di chili di rifiuti raccolti e quasi 8mila eventi realizzati.
La mobilitazione in abruzzo tra mare e montagna
Anche l’Abruzzo ha avuto un ruolo attivo nel fine settimana dedicato alla giornata della Terra. Sono stati organizzati dieci incontri dedicati alla raccolta rifiuti e alla sensibilizzazione ambientale. Sabato 26 aprile le località interessate sono state Chieti, Rocca San Giovanni, Vasto e Città Sant’Angelo, dalla provincia di Chieti a quella di Pescara. La domenica ha portato azioni simili a Francavilla al Mare, Città Sant’Angelo, Pescara, Martinsicuro, Giulianova e Castel di Sangro, diffondendo la pulizia e l’attenzione ambientale lungo tutta la regione.
Impegno e risultati sul territorio
Il referente regionale Luca Di Carlantonio ha messo in evidenza la varietà dei luoghi coinvolti, che spaziavano dagli spazi costieri agli ambienti interni più ristretti. Dal primo gennaio 2025 a oggi erano già stati completati 17 eventi in Abruzzo, con la partecipazione di circa 300 volontari e la rimozione di 1.600 chili di plastica e altri rifiuti. Questi numeri riflettono un impegno costante nel territorio, esteso anche a scuole e studenti, con quasi 500 giovani sensibilizzati sul tema in questi mesi.
Collaborazioni e prospettive per le prossime iniziative
Plastic Free Onlus ha ricevuto il sostegno del partner Treedom, un’impresa italiana certificata BCorp, volta a promuovere azioni a favore della natura. Questa collaborazione ha permesso di piantare alberi a fianco delle attività di pulizia, contribuendo a compensare le emissioni e incentivare la crescita di nuove aree verdi. L’associazione continua così a integrare momenti di azione diretta con progetti che favoriscono la riforestazione e il miglioramento degli ecosistemi locali.
Adesione e diffusione della sensibilità ambientale
Il coinvolgimento di migliaia di persone e la collaborazione con realtà imprenditoriali attente ai temi ambientali indicano una spinta verso un impegno condiviso e duraturo sul territorio italiano. La possibilità di iscriversi gratuitamente e partecipare agli appuntamenti di pulizia si dimostra uno strumento efficace per far crescere la sensibilità civica sul destino del pianeta. Le attività di aprile mostrano come in molte città, borghi e ambienti naturali si stia rafforzando la volontà di limitare i danni causati dagli scarti umani, ripensando il rapporto tra comunità e ambiente.