Le recenti dichiarazioni del vice sindaco di Rapallo, Giorgio Tasso, hanno scatenato una serie di polemiche nel Consiglio comunale. Un gruppo di opposizione ha presentato un documento ufficiale nel quale si chiede la sua rimozione dopo che Tasso ha commentato in modo controverso l'omicidio di Viareggio. La questione ha sollevato interrogativi sul ruolo di un rappresentante pubblico e sulle responsabilità che ne derivano.
Le dichiarazioni che hanno scatenato la polemica
Giorgio Tasso, entrato a far parte della giunta comunale di Rapallo da pochi mesi, ha recentemente fatto notizia per un post sui social media nel quale ha espresso opinioni ritenute inaccettabili da parte delle opposizioni. Nel commentare la vicenda di Viareggio, Tasso ha affermato: "Sono i rischi del mestiere. Capita di incrociare qualcuno che reagisce. Non sentiremo la sua mancanza." Queste parole, giudicate da molti come poco rispettose nei confronti della vittima e della sua famiglia, hanno sollevato un’ondata di indignazione.
Tali affermazioni non solo mettono in evidenza una mancanza di empatia ma sollevano anche domande sulla sensibilità necessaria per chi ricopre incarichi pubblici. Nonostante la sua recente nomina a coordinatore provinciale di Noi Moderati, le opposizioni ritengono che le parole di Tasso non siano all'altezza delle responsabilità legate alla sua posizione, sottolineando che un vice sindaco dovrebbe promuovere il dialogo e il rispetto reciproco.
La mozione di sfiducia delle opposizioni
A seguito dell'uscita pubblica di Tasso, un gruppo di consiglieri comunali ha preso l'iniziativa di protocollare una mozione di sentimento, indirizzata al sindaco Elisabetta Ricci e al presidente del Consiglio Comunale Mentore Campodonico. I firmatari di questo documento - Andrea Annicchiarico, Francesco Angiolani, Armando Ezio Capurro, Andrea Carannante, Pier Giorgio Brigati e Gaia Mainieri - hanno esposto formalmente le loro preoccupazioni riguardo alle dichiarazioni del vice sindaco.
Nella mozione si afferma che le affermazioni di Tasso risultano inadeguate per un personaggio che rappresenta l'intera comunità. Secondo i consiglieri, il compito di un vice sindaco dovrebbe essere quello di incentivare un clima di rispetto e legalità, e non di esasperare gli animi con commenti inopportuni. I gruppi consiliari chiedono quindi che il Consiglio Comunale esprima un giudizio sull’adattabilità di Tasso nel continuare a ricoprire il proprio ruolo. La mozione invita anche il vice sindaco a considerare le proprie dimissioni, sottolineando la necessità di una risposta tempestiva da parte dell'amministrazione comunale.
Le ripercussioni politiche e sociali
La questione delle polemiche legate alle dichiarazioni di Giorgio Tasso non si limita solo al suo operato come vice sindaco, ma tocca anche aspetti più ampi della vita politica e sociale di Rapallo. Questo episodio evidenzia l'importanza della comunicazione e della responsabilità sociale nel contesto pubblico, dando origine a riflessioni più profonde sulla figura dei rappresentanti locali.
Il clima di tensione creato da queste affermazioni potrebbe avere ripercussioni sulla stabilità della giunta comunale e sulla fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni locali. Le opposizioni, mostrando una decisione unita, puntano a rafforzare la loro posizione all'interno del Consiglio, cercando di attirare l'attenzione su temi di etica e correttezza nei comportamenti pubblici.
La risposta dell'amministrazione di Rapallo, a questo punto, diventa fondamentale per la gestione del caso e per il mantenimento della coesione politica e sociale. Sarà interessante osservare come gli eventi si svilupperanno e se le parole di Tasso influenzeranno il suo futuro politico nel contesto di una giunta già sotto i riflettori.
