Nel contesto delle trattative per la riqualificazione di Bagnoli, in Campania, emergono nuove tensioni tra le istituzioni coinvolte. La mancata firma dell’accordo di coesione tra il governo e la Regione Campania genera un grottesco confronto tra le figure chiave, con dichiarazioni incendiarie e reciproche accusazioni.
Fitto critica De Luca e minaccia azioni unilaterali
Il ministro Raffaele Fitto esprime il suo dissenso riguardo alla mancata firma dell’accordo con la Regione Campania, denunciando gli atteggiamenti offensivi del governatore Vincenzo De Luca. Fitto ammonisce sulle possibili conseguenze dell’impasse, suggerendo l’adozione di misure unilaterali qualora non si raggiunga un’intesa.
Dialogo vs. scontro: il punto di vista del ministro
Fitto sottolinea l’importanza del dialogo e del rispetto istituzionale nell’ambito delle trattative, citando l’accordo tra premier Meloni e sindaco Manfredi come esempio di una collaborazione costruttiva. Il ministro si impegna a garantire che tutte le risorse destinate alla Campania saranno effettivamente erogate, indipendentemente dalle dispute in corso.
Replica di De Luca e richiesta di chiarezza
Il governatore Vincenzo De Luca risponde alle critiche di Fitto definendo le sue affermazioni sconcertanti e prive di concretezza. De Luca si domanda pubblicamente cosa manchi ancora per giungere a un accordo di coesione con la Regione Campania, dopo un anno di trattative e varie interazioni con le istituzioni competenti.
Appello al confronto pubblico e trasparenza
De Luca invita il ministro Fitto a mantenere un tono calmo e a partecipare a un confronto pubblico per chiarire i punti di disaccordo e le questioni irrisolte. Il governatore sottolinea la necessità di trasparenza e di un dibattito aperto su una questione che coinvolge da mesi la regione, esortando Fitto a spiegare dettagliatamente la situazione complessiva.
In sintesi, la polemica sull’accordo di coesione tra governo e Regione Campania evidenzia le tensioni e le divergenze di opinione tra le varie parti coinvolte, lasciando aperti interrogativi sul futuro delle trattative e sulle modalità per superare gli attriti attuali.
Ultimo aggiornamento il 13 Luglio 2024 da Armando Proietti