Le nomine agli Oscar 2025 portano con sé una scossa di polemiche e discussioni, concentrandosi su figure come Karla Sofía Gascón, che si trova al centro di una controversia per tweet controversi risalenti a diversi anni fa. La competizione sul palco è accesa, con artisti che si sfidano per ottenere la statuetta ambita. Questo articolo analizza i dettagli e le dinamiche in gioco, evidenziando il contesto culturale e le reazioni suscitate.
Karla Sofía Gascón e i tweet controversi
Karla Sofía Gascón, attrice transessuale di 52 anni, è stata candidata come Miglior Attrice per il suo ruolo nel film Emilia Pérez. La sua nomination, tuttavia, è stata offuscata da vecchi tweet considerati razzisti e offensivi, per i quali ha cercato di scusarsi. L’opinione pubblica e i critici si sono divisi sull’importanza di tali tweet, mettendo in discussione se le controversie del passato debbano influenzare i riconoscimenti odierni. Jacques Audiard, regista del film in cui recita Gascón, ha preferito mantenere le distanze, dichiarando di non voler interagire con l’attrice sulla questione.
Il film stesso tratta temi di identità e trasformazione, seguendo un trafficante messicano che intraprende un viaggio di transizione di genere. Nonostante il polverone sollevato, Emilia Pérez rimane uno dei favoriti, con ben 13 candidature. Gascón dovrà affrontare la dura realtà di come i social media possano incidere sulle carriere, specialmente in un’epoca dove la cancellazione mediatica è un tema caldo.
La rivincita di Demi Moore
Demi Moore, attrice 62enne, sta vivendo una stagione di rivincita con la sua candidatura agli Oscar per The Substance. Questo horror offre uno spaccato oscuro sull’ossessione per la bellezza nel mondo del cinema, portando a galla questioni di profondità significative. Moore, già vincitrice di un Golden Globe, punta decisamente alla statuetta, dopo aver espresso la sua incredulità nel poter ambire a premi di questo calibro in passato.
La carriera di Moore ha vissuto alti e bassi, ma questo è un anno cruciale in cui è determinata a dimostrare il suo valore. Le aspettative intorno alla sua performance sono elevate, e molti vedono in lei una seria concorrente per Gascón e le altre nominate.
Intelligenza artificiale nella produzione cinematografica
Un altro argomento scottante riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale nel film The Brutalist, diretto da Brady Corbet. Con ben 10 nomination, la pellicola ha scatenato animosità per aver impiegato un software per migliorare la pronuncia ungherese di Adrien Brody e Felicity Jones. Questo ha acceso un dibattito sull’impatto della tecnologia nel cinema e su come possa influenzare l’autenticità delle performance attoriali.
La storia del film, incentrata su un architetto ebreo emigrato negli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale, è resa ancora più intrigante dalla sua estetica austera e impressionante. Brody, già vincitore di un Oscar per Il pianista, si troverà a confrontarsi con l’emergente Timothée Chalamet, che per il suo ruolo in A Complete Unknown ha dedicato anni di preparazione, incluso l’apprendimento di strumenti musicali.
Nuove scommesse e sorprese
Oltre ai nomi noti, ci sono opere pronte a sorprendere, come Anora, diretto da Sean Baker, noto per il suo trionfo a Cannes. Allo stesso modo, Conclave di Edward Berger, con un cast che include attori del calibro di Ralph Fiennes e Isabella Rossellini, promette di aggiungere emozione alla competizione. Per Rossellini, figlia d’arte, questa è la sua prima nomination, frutto di un cameo notevole di meno di otto minuti.
Mentre Gascón e Moore cercano di conquistare il pubblico e la giuria, il fatto che Rossellini abbia ricevuto una nomination con una performance così breve dimostra che i riconoscimenti possono sorprendere in modi inaspettati. Questo inevitabilmente alimenta la speculazione su chi uscirà vincitore dalla notte degli Oscar, evidenziando che, in un mondo cinematografico in continua evoluzione, nulla è mai certo fino all’ultimo minuto.