Il dibattito sulla trasparenza nella gestione della fondazione Pescheria a Pesaro si intensifica a seguito delle recenti dichiarazioni del centrodestra. Marco Perugini, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale, ha preso posizione, difendendo l'operato dell'amministrazione e contestando le accuse mosse dalla minoranza. La questione solleva interrogativi non solo sulla comunicazione istituzionale, ma anche sull'impatto delle polemiche politiche sulla comunità locale.
Le accuse del centrodestra e la reazione di Perugini
Le critiche sulla trasparenza
Le affermazioni del centrodestra riguardo alle presunte mancanze di trasparenza nella fondazione Pescheria hanno suscitato una forte reazione. Perugini non ha esitato a definire "vergognoso" il modo in cui l'opposizione ha gestito la questione. Secondo il capogruppo dem, le accuse non fanno altro che generare confusione e alimentare dubbi infondati. "Non portano chiarezza", ha affermato, sostenendo che tali dichiarazioni possano influire negativamente sulla credibilità della città di Pesaro.
Responsabilità e meta di propagande politiche
Perugini ha anche messo in dubbio l'integrità del centrodestra, invitando i suoi rappresentanti a farsi un esame di coscienza. "Si stanno prendendo la responsabilità di lanciare giudizi mentre la magistratura indaga," ha sottolineato, indicando che la trasparenza dovrebbe essere una questione di principio, piuttosto che un'arma politica. La scelta di contestare le modalità di affidamento degli incarichi è sollevata come un modo per sviare l'attenzione dalle proprie pratiche poco chiare sia a livello nazionale che regionale.
L'impatto delle polemiche sulla città di Pesaro
Rischi per un anno fondamentale
Perugini ha espresso preoccupazione per le ripercussioni di tali polemiche sull'immagine e sullo sviluppo di Pesaro. "Un anno storico per la città," ha affermato, facendo riferimento al riconoscimento di Pesaro come Capitale Italiana della Cultura. Secondo lui, le dichiarazioni dell'opposizione non solo offendono il lavoro svolto, ma possono anche minare il morale e l'impegno della comunità.
Il futuro della comunicazione nella cultura
Il capogruppo del Pd ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un approccio costruttivo alla discussione sulla comunicazione e sulla gestione del patrimonio culturale. Ha evidenziato che l'affidamento della comunicazione alla società Lievito Consulting non è un fatto isolato. "Ci sono altre agenzie coinvolte," ha chiarito, sottolineando che la fondazione sta operando con la massima attenzione per garantire standard elevati di comunicazione e gestione.
La questione della trasparenza burocratica
Le risposte agli accessi agli atti
Affrontando la questione della trasparenza, Perugini ha informato che molte delle richieste per l’accesso agli atti risalgono fino al 2012. "La mole di documenti è enorme e abbiamo risposto come potevamo," ha spiegato, confermando l'impegno della fondazione nel fornire le informazioni richieste, ma sottolineando che questo richiede tempo e organizzazione. La risposta graduale è vista come una strategia necessaria per garantire la qualità e l'accuratezza delle informazioni fornite.
Impegno futuro per la trasparenza
Perugini ha ribadito il massimo impegno da parte dell'amministrazione per garantire la trasparenza. "Non abbiamo ragioni per non essere trasparenti," ha affermato, mettendo in evidenza la necessità di superare i limiti imposti da un clima politico conflittuale. Secondo Perugini, la responsabilità e la trasparenza devono essere le fondamenta della comunicazione pubblica, specialmente in un anno cruciale per Pesaro.
Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Armando Proietti
