In vista delle prossime elezioni regionali, il dibattito politico si intensifica nelle Marche, con l’assessore Baldelli che si trova al centro di controversie riguardanti il merito delle opere infrastrutturali. Le dichiarazioni della capogruppo del Partito Democratico, Anna Casini, mettono in luce un’accesa rivalità tra le forze politiche, in particolare sul tema delle opere che risalgono alla gestione precedente del Partito Democratico.
Le contestazioni di Anna Casini
L’assessore Baldelli è stato accusato da Anna Casini di appropriarsi dei meriti per progetti iniziati durante il governo regionale a guida PD. Casini evidenzia che l’azione di propaganda di Baldelli è concentrata principalmente sul territorio di Pesaro Urbino, che rappresenta il suo collegio elettorale. “Quando ero assessore alle infrastrutture,” afferma Casini, “la destra non perdeva occasione per criticare aspramente i progetti che avevamo programmato.” L’accusa si sofferma su un’importante cessione effettuata nel 2016, quando la Regione Marche cedette all’ANAS circa 800 chilometri di strade provinciali, di cui 500 in proprietà e i rimanenti in gestione. Questa operazione, ritenuta strategica dal centrosinistra, ha permesso un miglioramento significativo nella manutenzione delle infrastrutture.
“Le Marche sono state pioniere,” continua Casini, “essendo la prima regione a firmare un accordo con ANAS.” Secondo la capogruppo dem, le attuali rivendicazioni di Baldelli e della giunta di Francesco Acquaroli risentono della mancanza di un effettivo impegno nell’accrescere il valore e la qualità delle opere infrastrutturali negli ultimi cinque anni.
Il tema della mobilità dolce nella discussione politica
Casini non si ferma alla critica delle opere stradali, ma insiste anche sulla mobilità dolce, sottolineando l’importanza di un’infrastruttura sostenibile che favorisca modalità di spostamento alternative. “Dieci anni fa, abbiamo avviato importanti investimenti in un modello di mobilità dolce,” sostiene Casini, sottolineando come le Marche siano state il fulcro della ciclovia adriatica, con investimenti pari a 60 milioni di euro.
Tuttavia, viene messo in evidenza come, durante la gestione della destra, ci siano stati ostacoli significativi al progetto di collegamento tra costa e aree interne. Nonostante oggi ci siano celebrazioni per i progressi compiuti, i tempi di realizzazione appaiono notevolmente allungati, sollevando interrogativi sul reale impegno dell’amministrazione attuale.
Critiche sulla situazione dell’autostrada A14
Casini conclude la sua analisi criticando le condizioni dell’autostrada A14, esprimendo preoccupazione per la presenza di cantieri protratti nel tempo, in particolare nel sud della regione. “La terza corsia è un tema rimasto in sospeso,” afferma, mentre si evidenziano le mancanze di comunicazione dell’amministrazione riguardo a questo critico tratto di viabilità. La situazione attuale non riflette, secondo Casini, le promesse di miglioramento che erano state fatte alla popolazione.
Questo clima di contestazione sullo stato delle infrastrutture regionali si fa sempre più acceso, creando aspettative e interrogativi in vista delle elezioni imminenti. Le Marche, attraversate da progetti ambiziosi e rivendicazioni sulle opere realizzate, si trovano al centro di uno scrutinio politico che promette di accrescere la tensione tra opposizione e maggioranza.