Politica agricola comune: investimenti e sfide per il settore agricolo italiano nel 2023

Politica agricola comune: investimenti e sfide per il settore agricolo italiano nel 2023

Il Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027 destina 36,9 miliardi di euro all’agricoltura italiana, affrontando sfide burocratiche e promuovendo interventi per sostenere gli agricoltori e migliorare la competitività.
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Politica agricola comune: investimenti e sfide per il settore agricolo italiano nel 2023 - Gaeta.it

Il panorama della Politica Agricola Comune per il periodo 2021-2027 vede l’Unione Europea allocare un budget di 378,5 miliardi di euro, rappresentando una parte significativa del bilancio complessivo comunitario. Questo articolo si propone di esplorare il Piano Strategico Nazionale della Pac per l’Italia per il triennio 2023-2027 e le sue ripercussioni sul settore agricolo nazionale, esaminando gli aiuti finanziari, la suddivisione dei fondi e le sfide che gli agricoltori devono affrontare.

Il piano strategico nazionale 2023-2027

Il Piano Strategico Nazionale della Pac 2023-2027 rappresenta un’importante iniziativa per sostenere l’agricoltura italiana, con una dotazione finanziaria di 36,9 miliardi di euro. Questo piano è finanziato attraverso i Fondi Europei Agricoli di Garanzia e per lo Sviluppo Rurale . A livello europeo, i due fondi beneficiari sono stati attribuiti per un totale di 28,02 miliardi di euro, a cui si aggiunge una cospicua componente nazionale di circa 8,85 miliardi di euro, portando il valore complessivo destinato all’agricoltura italiana a 36,87 miliardi di euro.

Il Psp è strutturato in due pilastri e offre tre tipologie di intervento. Gli aiuti diretti, gli aiuti settoriali e lo sviluppo rurale sono i principali ambiti di intervento della politica agricola. Grazie al New Delivery Model, la Pac mira a diventare più moderna e orientata ai risultati. Tuttavia, permangono criticità legate all’applicazione delle norme e alla complessità amministrativa, che potrebbero ostacolare il successo dell’iniziativa.

Criticità e sfide della politica agricola

Le criticità principali emerse relativamente al Psp 2023-2027 includono la complessità burocratica e la mancanza di coerenza nell’applicazione delle normative. Come segnalato dalla ricerca realizzata da Eurispes, sono molte le difficoltà che gli agricoltori devono affrontare per accedere ai fondi e gestire i processi di richiesta.

Un aspetto fondamentale è rappresentato dai ritardi nei pagamenti, che incidono negativamente sulla pianificazione degli investimenti delle aziende agricole. Inoltre, il carico amministrativo e burocratico risulta gravoso, soprattutto per le piccole aziende, che non sempre hanno a disposizione risorse adeguate per affrontarlo. Il 23% degli agricoltori ha dichiarato che la complessità della presentazione delle domande rappresenta un ostacolo significativo.

Per affrontare queste problematiche, Eurispes sottolinea la necessità di un maggiore supporto tecnico e finanziario da parte dell’Unione Europea, oltre alla promozione di una maggiore armonizzazione delle politiche a livello nazionale e europeo.

Attività strategiche e fondi erogati nel 2023

L’anno 2023 ha segnato un’importante fase di attuazione del Psp, durante la quale sono state avviate le attività necessarie per garantire l’efficacia degli interventi previsti. Il termine per la presentazione delle domande di aiuto è stato posticipato al 30 giugno 2023, per consentire una migliore integrazione con i nuovi sistemi informativi e le normative aggiornate. Nel frattempo, i pagamenti anticipati sono cominciati il 16 ottobre.

Nel 2023, le erogazioni a valere sull’esercizio finanziario ammontano a 114 milioni di euro attraverso il Feaga. Dall’altro lato, il sostegno al reddito ha visto coinvolte 721mila aziende, per un valore complessivo di circa 2 miliardi di euro, quasi in linea con la dotazione annuale di 3,5 miliardi. Importanti cambiamenti nella distribuzione dei fondi sono stati introdotti, come l’attivazione del meccanismo di convergenza interna e l’introduzione di un sostegno redistributivo, che hanno spostato risorse dal Nord al Sud Italia.

Settori agrari e programmi attivati

Nel settore apistico sono stati attivati interventi significativi con un budget di 14,9 milioni di euro, suddiviso tra fondi Ue e nazionali, toccando oltre 875mila arnie. Per il mercato vitivinicolo, non sono stati avviati nuovi interventi, lasciando spazio alle misure esistenti già pianificate. Nel comparto oleicolo, sono stati varati programmi operativi per un budget di 47 milioni di euro. Infine, nel settore ortofrutticolo, 229 programmi operativi sono stati approvati, pur registrando una riduzione delle domande rispetto alle previsioni.

Le varie misure adottate evidenziano tanto il potenziale di crescita quanto il bisogno di una supervisione più diretta per attuare efficacemente le politiche agricole. La professionalizzazione e il supporto alle piccole aziende sono essenziali per incrementare la partecipazione e rendere più competitive le produzioni locali.

Una visione futura per l’agricoltura italiana

La Pac non si pone come soluzione unica alle sfide che il settore agricolo deve affrontare. È evidente che la complessità del contesto richiede un approccio integrato e sinergico con altre politiche e iniziative. Per questo motivo, la visione futura necessiterà di un sistema di monitoraggio e di feedback robusto, affinché gli agricoltori possano effettivamente ricevere il sostegno necessario per rispondere alle sfide globali e locali che caratterizzano il settore agricolo italiano.

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