La questione dei diritti delle persone con disabilità è tornata al centro del dibattito pubblico, specialmente in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità. Mario Barbuto, presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi , ha espresso forti preoccupazioni riguardo ai tagli previsti nella legge di bilancio, sottolineando come queste decisioni colpiscano in modo particolare i più vulnerabili. L’appello di Barbuto mira a sensibilizzare la politica sui temi della disabilità e a promuovere una maggiore attenzione verso le necessità di queste persone.
Tagli alla disabilità e ingiustizia sociale
Mario Barbuto ha definito i recenti tagli previsti dalla legge di bilancio come un elemento di grande ingiustizia. Il presidente dell’Uic ha evidenziato che, mentre il taglio del 5% ai ministeri può sembrare irrisorio per chi ha molto, per chi vive in situazioni di difficoltà è una percentuale significativa. I suoi commenti mettono in luce una realtà spesso trascurata: fanno male le scelte indiscriminate che non tengono conto delle differenze tra le varie condizioni economiche e sociali.
Barbuto ha specificato che queste riduzioni influiscono gravemente su servizi fondamentali, come la biblioteca braille e l’organizzazione dei materiali didattici per i giovani con disabilità visiva. Questi tagli rendono più difficile garantire non solo i mezzi di assistenza necessari, ma anche la formazione di personale qualificato per l’inclusione scolastica. L’appello di Barbuto è chiaro: è vitale investire in modo oculato e prestare la giusta attenzione alle persone con disabilità.
Progresso culturale e ostacoli pratici
Dal punto di vista culturale, Barbuto ha notato dei miglioramenti, con una crescente consapevolezza che la disabilità non deve essere considerata una malattia o un peso, ma piuttosto una condizione che può diventare una risorsa. L’enfasi è posta sulla valorizzazione delle capacità individuali, affinché ciascuno possa esprimere il proprio talento, superando i limiti imposti dalla disabilità.
Nonostante i progressi culturali, Barbuto ha messo in evidenza l’importanza di affrontare la realtà pratica rimasta indietro. Ha citato le barriere architettoniche come uno degli ostacoli principali. La legge prevede che tutti i comuni italiani redigano un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma la realtà è ben diversa. È emerso che meno del 20% dei comuni rispetta questo obbligo, e ancor meno riescono a realizzare piani concreti per l’abbattimento di ostacoli fisici e sensoriali.
Opportunità lavorative e violenza verso le donne disabili
Una delle questioni più critiche affrontate da Barbuto è quella dell’inserimento lavorativo delle persone disabili. La percentuale di disabili impiegati nel mercato del lavoro è estremamente bassa, rendendo necessarie politiche più efficaci per garantire i diritti lavorativi di queste persone. Questo aspetto assume particolare rilevanza se si considera che le donne disabili non solo affrontano discriminazioni professionali, ma in molti casi diventano vittime di violenza da parte degli operatori a cui sono affidate.
Barbuto ha messo in evidenza la grave mancanza di protezione e supporto per le donne disabili, sottolineando che molte di loro subiscono abusi da parte di chi dovrebbe prendersi cura di loro. Questo scenario non può essere ignorato e richiede interventi urgenti e mirati.
La situazione attuale, secondo Barbuto, richiede una riflessione seria e la necessità di mantenere un focus costante sulle persone con disabilità, per evitare che vengano ulteriormente emarginate dalla società. L’obiettivo è quello di garantire diritti e dignità a tutti, poiché ogni persona ha il diritto di essere valorizzata e supportata.
Ultimo aggiornamento il 3 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano