Polvere inaspettata: i pericoli nascosti della crema pasticcera istantanea

Polvere inaspettata: i pericoli nascosti della crema pasticcera istantanea

La crema pasticcera in polvere, apparentemente innocua, può causare esplosioni mortali. Incidenti storici e recenti evidenziano i rischi legati a polveri infiammabili in ambienti pubblici e privati.
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Polvere inaspettata: i pericoli nascosti della crema pasticcera istantanea - Gaeta.it

La crema pasticcera istantanea in polvere è un alimento comune nelle cucine di molte persone. Con una miscela semplice di amido di mais e aromi, basta aggiungere acqua e riscaldare per ottenere un dolce delizioso. Tuttavia, dietro la sua apparente innocuità si cela un aspetto inquietante, legato a eventi tragici che dimostrano come la polvere, a volte, possa trasformarsi in un pericolo mortale.

Esplosioni letali e tragiche conseguenze

Nel corso degli anni, diversi incidenti gravi legati a esplosioni di polvere hanno avuto luogo, rivelando un lato catastrofico di sostanze che di solito consideriamo benigni. Un esempio emblematico è l’esplosione che ha avuto luogo il 18 novembre 1981 nella fabbrica di Bird’s Custard, in Oxfordshire. In questo incidente, una tramoggia di polvere traboccò, creando una nube che esplose, provocando ferite a nove lavoratori. Fortunatamente, in questo caso si sono registrati solo feriti, ma non si può dire lo stesso degli eventi storici che l’hanno preceduto. Nel 1919, un’esplosione in una fabbrica di amido di grano a Cedar Rapids, Iowa, costò la vita a 48 persone, tra cui un bambino. Testimoni hanno riferito che l’esplosione principale alzò gli edifici, tenendoli sospesi per un attimo prima di farli ricadere a terra. Anche nel 1977, a Westwego, New Orleans, una serie di esplosioni colpì diversi silos di grano, causando la morte di 35 persone.

Continuando nel nuovo millennio, gli eventi drammatici non si sono fermati. Nel 2014, 97 individui persero la vita a causa di un incendio di polvere in una fabbrica di Kunshan, in Cina. Un rapporto del 2022 ha messo in evidenza ben 50 esplosioni di questo tipo verificatesi a livello globale, sottolineando così come, anche al giorno d’oggi, il rischio di esplosioni derivanti da polveri, inclusi prodotti alimentari, resti un problema significativo.

Come può un dolce diventare un agente di distruzione

Il legame fra polvere di crema pasticcera e esplosioni mortali può sembrare assurdo, ma esistono fattori comuni in tutti gli eventi che coinvolgono esplosioni di polvere. Prima di tutto, è fondamentale che il materiale sia composto da sostanze infiammabili. Molti materiali, come la farina, l’amido di mais e lo zucchero, possono essere altamente combustibili se sospesi in aria. Quando piccole particelle vengono disperse nell’aria, presentano un’enorme superficie esposta all’ossigeno, che le rende pronte a bruciare rapidamente.

Questo accade anche grazie a fonti di accensione, come l’attrito o l’elettricità statica. Quando una delle particelle si surriscalda fino a raggiungere il punto di accensione, l’incendio può estendersi rapidamente a tutte le particelle nella nube, creando una reazione a catena che culmina in un’esplosione violenta. Immagina un mucchio di coriandoli accesi gettati in un camino: la polvere sospesa brucia in modo fulmineo, generando effetti devastanti.

Non è facile pensare a un cucchiaio di amido di mais come a un possibile veicolo di distruzione, eppure in determinate circostanze quotidiane, come feste in cui si lanciano polveri colorate, possono emergere queste reazioni pericolose. In primavera, eventi ispirati alla festa hindù dell’Holi, in cui si usa spargere polvere colorata, sono sempre più diffusi e popolari.

Incidenti tragici durante eventi festivi

Un tragico esempio di come polveri colorate possano trasformarsi in un disastro avvenne nel 2015, durante un concerto in un parco acquatico taiwanese. Durante l’evento, polvere di amido di mais colorato venne spruzzata sulla folla. La situazione divenne catastrofica quando la polvere prese fuoco, causando un vortice di fiamme che ferì più di 500 persone. I soccorsi furono massicci, ma purtroppo, 20 persone morirono a causa delle ferite riportate.

Il parco acquatico, dopo l’incidente, dichiarò di non avere idea del rischio di incendi esplosivi legati alle nuvole di amido. È importante notare che molte polveri colorate sul mercato vengono etichettate in modo erroneo come non infiammabili. Nel 2023, un team di scienziati ha scoperto che molte di queste polveri in realtà hanno proprietà combustibili, evidenziando una mancanza di informazioni adeguate che può esporre i consumatori a rischi inaccettabili.

Questi eventi mettono in luce la necessità di una maggiore consapevolezza e formazione riguardo i potenziali pericoli legati alla manipolazione di polveri in ambienti pubblici e privati. La storia di queste esplosioni serve a ricordarci che anche i materiali di uso quotidiano possono nascondere rischi se non gestiti con attenzione e responsabilità.

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