Questa mattina, a Pompei, hanno preso il via le operazioni di rimozione di 45 chioschi e gazebo abusivi situati all’esterno degli scavi archeologici, nell’area conosciuta come “suk“. L’iniziativa giunge dopo i sequestri effettuati poco più di un mese fa dai carabinieri della compagnia oplontina, su ordine della Procura di Torre Annunziata, e successivamente al rigetto dei ricorsi presentati dai commercianti dal tribunale del Riesame di Napoli. La decisione di intervenire rappresenta un passo fondamentale nella lotta all’abusivismo commerciale e edilizio, un problema che da tempo affligge l’area.
Le operazioni di smontaggio e distruzione dei chioschi
Sul posto sono stati mobilitati i carabinieri per vigilare sulle operazioni di smontaggio e distruzione delle strutture illegali. I chioschi, posizionati lungo il percorso che collega Villa dei Misteri alla piazza del Santuario, creavano una situazione di caoticità e illegalità che andava a sovrapporsi agli ingressi principali dell’area archeologica. Questo intervento fa parte di un piano più ampio volto a garantire il ripristino della legalità e a tutelare l’integrità del sito.
Il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, ha sottolineato l’importanza di questo progetto che punta al ripristino della legalità in una zona di fondamentale interesse turistico e culturale. L’impegno dell’amministrazione comunale si manifesta in azioni concrete per eliminare gli elementi di disturbo e ripristinare un ambiente ordinato per i visitatori. Questa operazione di smontaggio è stata pianificata con cura, volto a minimizzare il disagio per i turisti e i residenti, mentre si promuove un’immagine più dignitosa della storica città.
La lotta all’abusivismo commerciale nel sito archeologico
Questa azione di rimozione fa parte di un più ampio programma di lotta contro l’abusivismo sia commerciale che edilizio, concepito per salvaguardare le bellezze artistiche e storiche di Pompei, che è riconosciuto come patrimonio dell’UNESCO. La presenza di chioschi abusivi non solo danneggiava l’estetica del sito, ma penalizzava anche il rispetto delle norme vigenti, creando una situazione in cui l’interesse commerciale prevaleva su quello culturale.
Le misure adottate non si limitano alla sola rimozione delle strutture già presenti, ma prevedono l’implementazione di controlli periodici volti a prevenire l’insorgere di nuovi casi di abusivismo. I carabinieri e le autorità locali sono impegnati a monitorare questa situazione per garantire che la legalità regni sovrana in un’area così rilevante dal punto di vista turistico. Il messaggio che si vuole trasmettere è chiaro: Pompei non tollererà più elementi che possano compromettere la sua integrità e dignità storica.
Le operazioni di rimozione dei chioschi abusivi segnano una nuova fase nel rapporto tra il patrimonio culturale e le attività commerciali. Il Palazzo di Giustizia di Napoli ha giocato un ruolo decisivo nel sostenere l’operato delle forze dell’ordine, confermando che il rispetto delle normative deve essere una priorità per salvaguardare l’immagine e la fruizione di uno dei siti archeologici più visitati al mondo.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Elisabetta Cina