Un’operazione congiunta tra i Carabinieri della Compagnia di Tivoli e la Polizia Locale di Roma Capitale ha fatto emergere una realtà inquietante a Ponte di Nona. La lotta contro il degrado urbano e l’illegalità si intensifica, con controlli su furti di energia, acqua e gas nelle abitazioni popolari. Il 11 settembre scorso, le forze dell’ordine, coadiuvate da squadre tecniche di Acea, Areti, Italgas e Ater, hanno fatto luce su una rete di abusivismo e furti.
La situazione nelle case popolari
Un abuso in crescita
Durante i controlli effettuati a Ponte di Nona, gli agenti hanno scoperto un appartamento occupato abusivamente. La persona che vi risiedeva non solo non aveva alcun diritto sull’immobile, ma era anche responsabile di furti di energia elettrica, acqua e gas. Questo episodio non è isolato, ma rappresenta un modus operandi tristemente diffuso nelle abitazioni popolari della zona. La presenza di allacci abusivi agli impianti di servizi pubblici è un fenomeno allarmante, che solleva interrogativi sulla sicurezza e la legalità degli spazi abitativi.
I provvedimenti delle forze dell’ordine
Nel corso dell’operazione, ben 37 persone e 28 veicoli sono stati sottoposti a controlli approfonditi. Tre individui sono stati denunciati per furto di servizi pubblici, segno di un’azione deliberata per contrastare comportamenti illegali. A completare il quadro, uno degli occupanti è stato sanzionato per possesso di sostanze stupefacenti a uso personale. Tale risultato getta luce sull’impegno delle autorità e sulla necessità di interventi rapidi e mirati per contrastare il degrado urbano.
Ladri di energia: un problema sistemico
Casi recenti e impatto economico
L’operazione di Ponte di Nona si inserisce in un contesto più ampio di furti di energia nelle case popolari e non solo. Solo ad agosto, i militari della stazione di Roma Porta hanno denunciato diverse persone, tra cui un gestore di una concessionaria che aveva rubato energia elettrica per un danno complessivo di 8.000 euro. Anche un proprietario di un campeggio ha incassato una denuncia per un furto di energia che ha provocato perdite per oltre 34.000 euro.
L’operazione di via Tiberina e altri casi
Ulteriori segnalazioni riguardano gestori di un bar su via Tiberina, che dal 2014 si sono appropriati di energia elettrica, accumulando un danno di oltre 18.000 euro. In un altro episodio su via Frassineto, otto persone sono state denunciate per manomissione del contatore, causando perdite di oltre 4.000 euro. Questi episodi sottolineano l’urgenza di affrontare non solo i furti, ma anche la necessità di misure preventive che possano arginare il fenomeno.
Un fenomeno in costante crescita
Un quadro preoccupante
L’emergere di numerosi casi di furto di energia e servizi non è altro che una manifestazione di un fenomeno in espansione all’interno della Capitale. Gli episodi registrati evidenziano una problematica diffusa nelle aree sia centrali che periferiche di Roma, dove l’abusivismo edilizio e l’occupazione illegale di immobili sono spesso accompagnati da furti di servizi. Le conseguenze di tali comportamenti non si limitano al danno economico, ma si estendono a compromettere la qualità della vita per i cittadini onesti e rispettosi delle regole.
La necessità di interventi coordinati
Per affrontare questa situazione, è fondamentale un intervento incisivo da parte delle forze dell’ordine e collaborazione con le aziende fornitrici di servizi pubblici. È necessario intensificare i controlli e avviare campagne di sensibilizzazione per educare la popolazione sull’importanza del rispetto delle leggi e della convivenza civile. Solo attraverso un’azione sinergica sarà possibile garantire la legalità e la sicurezza delle comunità, tutelando il diritto dei cittadini onesti a vivere in un ambiente sano e rispettoso delle regole.
Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Sofia Greco