Il Servizio per le Dipendenze patologiche di Ponticelli è considerato un punto di riferimento per chi lotta contro le dipendenze, come testimoniato da molti utenti. Tuttavia, all’esterno della struttura, la situazione è ben diversa, segnata da degrado e abbandono. Questa inquietante contraddizione tra l’interno e l’esterno del centro offre uno spunto di riflessione sulle condizioni delle periferie e sullo stato di manutenzione degli spazi pubblici.
La qualità del servizio interno
Il SerD di Ponticelli, situato in Viale dei Mosaici, è noto per l’alto livello di professionalità e supporto che offre ai suoi utenti. Le testimonianze parlano di un team di sociologi, educatori e medici che lavorano con passione per aiutare le persone a superare le loro dipendenze, in particolare quella da gioco d’azzardo. Un utente, parlando con il deputato Francesco Emilio Borrelli, ha descritto il SerD come “un centro di eccellenza” in cui si è trovato bene e ha potuto ricevere aiuti preziosi.
Questa realtà positiva, però, non riesce a compensare il contrasto che emerge immediatamente una volta varcato l’ingresso della struttura. Mentre dentro si lavora per il recupero e la salute mentale dei pazienti, all’esterno si apre un panorama di incuria che genera preoccupazione. Gli utenti non possono ignorare come, mentre cercano di affrontare le loro difficoltà, il contesto in cui sono immersi rischi di minare il loro percorso di recupero.
L’abbandono e il degrado esterno
Al di fuori del SerD, gli utenti e i visitatori si trovano di fronte a un’area trascurata. La situazione risulta inaccettabile, con rifiuti sparsi e spazi evidenti di odio e abbandono. Le scale che conducono al centro e alla guardia medica sono circondate dalla monnezza, dando luogo a un ambiente poco accogliente. La presenza di queste condizioni, che persiste ormai da anni, crea un percepito di sfiducia e malessere all’interno della comunità.
Francesco Emilio Borrelli, da sempre attento alle problematiche delle periferie, ha denunciato la questione. Secondo lui, è fondamentale che si attuino interventi di manutenzione e bonifiche. La situazione attuale è il riflesso di un’amministrazione che sembra trascurare queste zone, lasciando che problemi quantomai evidenti continuino a svilupparsi. L’incessante afflusso di rifiuti ingombranti e il problema degli sversamenti illeciti sono segnali di una necessità di maggiori controlli e di risultati tangibili da parte delle autorità competenti.
Le implicazioni per la comunità
Il degrado visibile attorno al SerD di Ponticelli non ha solo risvolti estetici; ha reali effetti sulle vite delle persone che si rivolgono a questa struttura. Un ambiente trascurato può contribuire all’ulteriore isolamento di chi già affronta difficoltà. È cruciale riflettere su come tali condizioni urbane possano influenzare le dinamiche sociali e contribuire a un senso di abbandono tra i residenti.
La pervasività di problemi di questo tipo mostra chiaramente che la salute mentale non può essere considerata in un contesto isolato. Il supporto ai soggetti in difficoltà deve essere integrato da un’attenzione alle condizioni materiali e ambientali in cui vive la comunità. Mantenere un ambiente pulito e decoroso è essenziale non solo per il recupero degli individui ma anche per rinforzare un senso di appartenenza e responsabilità collettiva.
Fornire un’assistenza efficace richiede un intervento coordinato tra le istituzioni, un’azione congiunta che prenda in considerazione tanto il benessere delle persone quanto la qualità degli spazi pubblici. La sfida ora è quella di trasformare le parole in azioni concrete, restituendo dignità a un’area colpita da anni di abbandono.