Il festival Pordenonelegge, giunto alla sua 25ª edizione, si trasforma in un evento che celebra non solo la letteratura, ma anche la libertà intellettuale. Sotto la guida del presidente della Fondazione Pordenonelegge.it, Michelangelo Agrusti, il festival si propone di essere un crocevia di idee e culture. Dal 18 al 22 settembre, la città di Pordenone si prepara ad accogliere circa 600 autori italiani e internazionali, con un programma ricchissimo di eventi che ben rappresentano la varietà del panorama culturale contemporaneo.
Pordenonelegge: un viaggio attraverso le idee
Un festival all’insegna della libertà intellettuale
Pordenonelegge non è solo una celebrazione dell’editoria, ma si propone anche come un festival della libertà. Michelangelo Agrusti ha dichiarato che i libri offrono “sguardi preziosi sul mondo”, e per questo motivo, il festival sarà inaugurato dal cardinale Gianfranco Ravasi. Ravasi, figura di spicco nel mondo cattolico e intellettuale di fama internazionale, rifletterà sul tema “In principio: creazione ed ecologia”, un richiamo all’importanza dell’ambiente e della responsabilità umana nei confronti della natura.
Questa edizione, che ha visto una anteprima a Praga, rappresenta un’opportunità unica per esplorare il modo in cui la letteratura e la cultura possono contribuire a una maggiore comprensione dei problemi contemporanei. Tra le riflessioni avviate, ci si aspetta anche un’interrogativa aperta sulla crisi ecologica, fortemente attuale.
Un programma ricco di eventi e partecipanti straordinari
Fino al 22 settembre, Pordenone vedrà l’organizzazione di ben 334 eventi, con la partecipazione di oltre 600 autori provenienti da vari angoli del globo. Tra i nomi di spicco ci sono il Premio Pulitzer Richard Ford e illustri autori spagnoli come Fernando Aramburu e Alicia Giménez-Bartlett. Inoltre, il festival prevede dibattiti sulle nuove tecnologie, con interventi di esperti come Miguel Benasayag, che parlerà di Intelligenza Artificiale.
Questa varietà di voci internazionali, mescolata a quelle di scrittori italiani affermati, rappresenta un’occasione preziosa per il pubblico di avvicinarsi a tematiche di attualità e di riflessione culturale, amplificando l’importanza del festival come un luogo di scambio di idee e opinioni.
Pordenonelegge: una tradizione che si rinnova
Venticinque anni di passione per la cultura
L’idea di creare un festival dedicato alla cultura nella città di Pordenone, non distante dalla tradizione veneta, è nata più di vent’anni fa da un gruppo di organizzatori visionari, tra cui Gian Mario Villalta, Alberto Garlini e Valentina Gasparet. Oggi, Pordenonelegge è riconosciuto come un appuntamento irrinunciabile nel panorama culturale italiano.
Agrusti sottolinea l’aspetto pragmatico della cultura, definendola come un ‘impresa’. Gli investimenti pubblici, ha affermato, “portano a un riscontro economico significativo, con un ritorno di quasi 10 euro per ogni euro investito”. Questo approccio imprenditoriale ha contribuito a sviluppare il festival rendendolo non solo un momento di aggregazione culturale, ma anche un motore di sviluppo economico per la comunità locale.
Promozione di un’inclusività culturale
Pordenonelegge si distingue per il suo impegno verso l’inclusività. Durante il festival, si prevede la partecipazione attiva di studenti locali, che avranno l’opportunità di confrontarsi con autori e relatori di fama internazionale. Inoltre, sarà promossa l’integrazione di cittadini delle residenze per anziani e membri della comunità immigrata, contribuendo a creare un ambiente aperto e accogliente.
Il coinvolgimento attivo delle scuole e delle università, in particolare della Karlova di Praga e dell’Its Alto Adriatico Academy, arricchisce ulteriormente l’offerta culturale, rappresentando un’opportunità per i giovani di entrare in contatto con il mondo editoriale e di confrontarsi direttamente con i protagonisti della cultura contemporanea.
Pordenonelegge si conferma, così, un laboratorio vivente di idee, arte e dialogo, dove la letteratura gioca un ruolo fondamentale nella promozione di una società più libera e consapevole.
Ultimo aggiornamento il 4 Settembre 2024 da Marco Mintillo