Porto di Genova: il basso numero di donne nel settore occupazionale e le iniziative per la parità di genere

Porto di Genova: il basso numero di donne nel settore occupazionale e le iniziative per la parità di genere

La presenza femminile nel porto di Genova è critica, con solo il 10% di donne tra gli addetti e appena 5 in banchina. L’iniziativa “Collega” mira a promuovere l’uguaglianza di genere.
Porto di Genova3A il basso nume Porto di Genova3A il basso nume
Porto di Genova: il basso numero di donne nel settore occupazionale e le iniziative per la parità di genere - Gaeta.it

Il porto di Genova, uno dei principali scali marittimi italiani, presenta un quadro preoccupante riguardo alla presenza femminile nel settore portuale. Con oltre 3.500 addetti totali, le donne risultano essere solo 350, un numero che rappresenta il 10% del totale. Lungo le banchine, il dato è ancora più allarmante: soltanto 5 donne lavorano in queste aree cruciali per la logistica e la movimentazione delle merci. Queste statistiche sono state divulgate dalla Fit Liguria Cisl in occasione della presentazione dell’iniziativa “Collega il Lavoro“, promossa per sensibilizzare sulla questione dell’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro.

La situazione occupazionale femminile al porto

Nel porto di Genova, la partecipazione delle donne è nettamente sottorappresentata, con solo un 5% delle lavoratrici impiegate in banchina. Giulia Marzullo, responsabile del Coordinamento Donne Fit Cisl Liguria, ha commentato che, nonostante qualche miglioramento, la situazione rimane critica. La mancanza di donne in ruoli operativi all’interno delle banchine rappresenta un tabù che necessita di essere sfatato. L’inequità di genere sul lavoro, in questo caso specifico, evidenzia un ritardo culturale che resiste anche in ambiti tradizionalmente considerati neutri rispetto al genere.

Confronto con AMT e AMIU

Le notizie riguardo ad AMT e AMIU offrono uno spaccato interessante. Nel caso di AMT, dei 2.800 dipendenti, 450 sono donne, di cui 300 svolgono funzioni operative tra autiste e controllori. Il traguardo raggiunto da AMT, che ha recentemente ottenuto la certificazione per la parità di genere, segna un passo significativo verso la promozione dell’uguaglianza nel posto di lavoro. Dall’altra parte, AMIU indica un incremento della quota femminile all’interno della forza lavoro: su circa 1.900 lavoratori, 443 sono donne, di cui 287 lavorano in ruoli operativi. Questo rappresenta una progressione rispetto ai numeri presenti in altre realtà lavorative.

L’iniziativa “Collega” per la sensibilizzazione

In occasione dell’8 marzo, il sindacato ha lanciato l’iniziativa “Collega“, distribuendo gadget personalizzati alle lavoratrici nei terminal di Genova e in altri ambiti del settore trasporti. La scelta di utilizzare il termine “Collega” ha una forte valenza simbolica, suggerendo che nel mondo del lavoro le differenze di genere devono essere superate. Il messaggio centrale è quello di costruire un ambiente di lavoro in cui ogni persona, indipendentemente dal genere, possa sentirsi parte integrante dello stesso team, affrontando insieme le stesse svalutazioni e opportunità. In questo contesto, l’iniziativa si propone di promuovere non solo la consapevolezza, ma anche di stimolare un cambiamento reale nelle dinamiche lavorative.

I dati e le iniziative focalizzate sulla parità di genere nel porto di Genova evidenziano una necessità di intervento e di cambiamento culturale profondo, per garantire che ogni lavoratore, a prescindere dal genere, possa avere accesso alle stesse opportunità e diritti.

Change privacy settings
×