Portogallo: grave carenza di insegnanti mette a rischio l'istruzione di 200.000 alunni

Portogallo: grave carenza di insegnanti mette a rischio l’istruzione di 200.000 alunni

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Portogallo: grave carenza di insegnanti mette a rischio l'istruzione di 200.000 alunni - Fonte: Euronews | Gaeta.it

Il Portogallo è attualmente alle prese con una severa crisi scolastica, caratterizzata da una significativa carenza di insegnanti che colpisce in modo diretto il futuro educativo di circa 200.000 studenti. Le difficoltà nel reperire docenti sono amplificate da una serie di fattori economici e strutturali da cui né il governo né le istituzioni scolastiche sembrano trarre soluzioni efficaci, una problematica che non interessa solo il Portogallo, ma anche altri paesi europei come Italia, Germania e Svezia.

La situazione attuale nelle scuole portoghesi

Con l’inizio dell’anno scolastico, le statistiche parlano chiaro: mancano più di 800 insegnanti nelle scuole portoghesi. Questa insufficienza crea una situazione di emergenza dove moltissimi alunni si trovano senza un insegnante assegnato per le varie materie. Secondo le stime della Federazione Nazionale degli Insegnanti , la mancanza di personale docente è peggiorata rispetto all’anno precedente, quando circa 100.000 studenti erano senza insegnanti. Mário Nogueira, segretario generale della Fenprof, ha dichiarato a Euronews che “solo 700-800 nuovi insegnanti sono entrati in servizio, a fronte di 3.521 pensionamenti che si sono verificati l’anno scorso.”

La situazione è aggravata da un mix di bassi salari, carichi di lavoro pesanti e l’ubicazione geografica delle scuole, spesso distanti dai luoghi in cui i docenti risiedono. Ciò ha spinto molti professionisti del settore ad abbandonare la carriera, creando un effetto domino che colpisce la qualità dell’istruzione. La mancanza di attrattività del mestiere ha generato un contesto in cui i giovani insegnanti qualificati tendono a lasciare la professione: “Negli ultimi sei anni, oltre 14.500 insegnanti hanno lasciato il lavoro, rappresentando più del 10% dei giovani docenti,” ha sottolineato Nogueira.

Fattori che contribuiscono alla fuga degli insegnanti

I salari degli insegnanti in Portogallo sono storicamente inferiori rispetto ad altri settori professionali, una realtà che non può essere ignorata. Un giovane insegnante spesso si trova costretto a vivere lontano dalla propria famiglia e a guadagnare stipendi che non coprono nemmeno le spese quotidiane. Nelle aree turistiche come Lisbona e l’Algarve, l’aumento dei costi della vita ha reso la situazione ancora più difficile. “Alcuni docenti guadagnano meno di quanto spendono per vivere,” ha dichiarato Nogueira, evidenziando una condizione insostenibile che non può attrarre nuovi talenti.

In aggiunta ai bassi stipendi, ci sono anche problemi di gestione del carico di lavoro. Le ore di insegnamento possono arrivare a 50 a settimana, a cui si sommano ulteriori ore di lavoro straordinario. La pressione risultante non solo scoraggia coloro che pensano di intraprendere la carriera di insegnante, ma porta anche molti a rinunciare dopo pochi anni di insegnamento. Questo scenario di alta intensità lavorativa e scarso supporto contribuisce a rendere la professione meno appetibile, soprattutto per i giovani.

Il problema dell’invecchiamento della forza lavoro docente

Un altro aspetto inquietante della crisi educativa in Portogallo è l’invecchiamento della forza lavoro docente. Nel 2021, era emerso che circa la metà degli insegnanti aveva più di 50 anni, mentre solo il 2% aveva meno di 30. Con un futuro in cui si prevede che 50.000 insegnanti andranno in pensione entro il 2030, il numero di laureati in grado di riempire queste posizioni spesso non è sufficiente. Le misure adottate dal governo, pur se in fase di sviluppo, destano scetticismo tra i sindacati. “Le proposte attuali – come estendere l’età lavorativa degli insegnanti fino a 70 anni – non sembrano attrattive per chi desidera andare in pensione,” ha criticato Nogueira.

La situazione richiederebbe non solo un piano per il reclutamento di nuovi insegnanti, ma anche un’iniziativa per trattenere coloro che hanno già l’esperienza e le competenze necessarie. Il governo sta prevedendo di assumere 500 laureati con master o dottorato, ma il segretario generale della Fenprof avverte: “Se nessuno si presenta per occupare questi posti, la soluzione non sarà mai sufficientemente efficace.”

Un problema condiviso in Europa

La crisi del personale docente non colpisce solo il Portogallo, ma è un fenomeno ampiamente diffuso in tutta Europa. Secondo il rapporto “Education and Training Monitor 2023” della Commissione Europea, altri paesi come Svezia, Germania e Italia stanno affrontando sfide simili in relazione alla carenza di insegnanti. Questo scenario preoccupa non solo le autorità educative, ma anche il futuro di una generazione di studenti che si trova a dover affrontare un sistema scolastico sempre più fragile.

Il ministro dell’Istruzione portoghese, Fernando Alexandre, ha riconosciuto in una recente lettera la svalutazione della professione nel corso degli anni. Le trattative con i sindacati sono fissate per il 21 ottobre, con il governo che spera di avviare un processo di miglioramento della professione nei prossimi mesi. Sarà fondamentale osservare i prossimi sviluppi e vedere quali nuove misure saranno introdotte per attrarre e mantenere i docenti nel sistema educativo.

Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Sofia Greco

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