Il dibattito sulle accise del gasolio torna al centro dell’attenzione, con il Governo che considera un rialzo rispetto alle attuali aliquote, più basse rispetto a quelle della benzina. Le preoccupazioni sollevate dalle associazioni dei consumatori fanno emergere il rischio di un significativo impatto economico per gli automobilisti. Allo stato attuale, non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva, ma l’argomento è già oggetto di discussione in vista della nuova manovra finanziaria.
La revisione delle agevolazioni fiscali
Nel Piano Strutturale di Bilancio , il Governo ha esposto la volontà di rivedere le agevolazioni fiscali esistenti, in particolare accennando a un possibile allineamento delle accise per il diesel e la benzina. Questa revisione mira a perseguire una maggiore efficienza nel sistema fiscale italiano, facilitando al contempo la transizione energetica, un obiettivo cruciale sia a livello nazionale che europeo. Le agevolazioni fiscali, note come tax expenditures, tornano frequentemente al centro delle discussioni governative, specialmente in prossimità di nuove misure economiche.
Il Psb cita esplicitamente l’intenzione di esaminare la situazione delle accise, focalizzandosi sul gasolio, le cui aliquote attualmente risultano inferiori rispetto a quelle della benzina. L’intenzione di rivedere tali aliquote si inscrive in un contesto di crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale e il corretto utilizzo delle risorse fiscali. Sebbene non ci siano cifre certe al momento, la possibilità di un aumento delle accise sul diesel è stata accennata, segnalando una potenziale revisione del sistema di tassazione attuale.
L’allineamento delle accise
In merito all’allineamento delle accise, attualmente il diesel presenta un’aliquota di 61,7 centesimi al litro, mentre per la benzina si attestano a 72,8 centesimi. Questa disparità ha già suscitato critiche e sollevato interrogativi, trovando espressione anche nel catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi del ministero dell’Ambiente, che rileva come l’accisa applicata al gasolio per autotrazione appaia giustificabile dal punto di vista ambientale.
L’idea di un rialzo delle accise sul gasolio non è nuova e viene regolarmente riproposta nelle discussioni politiche. L’allineamento, in questo contesto, sembra mirare a correggere questa disparità , con l’obiettivo di allineare l’impatto delle accise sul mercato e di adottare politiche fiscali più coerenti con gli impegni ambientali. È chiaro, tuttavia, che tale modifica, se attuata, comporterebbe un aumento nel costo del carburante, influenzando vari aspetti economici.
Gli effetti del rialzo delle accise
Se il Governo decidesse di procedere con l’aumento delle accise sul diesel, le conseguenze potrebbero essere significative e multifaccettate. Gli effetti diretti riguarderebbero immediatamente gli automobilisti che utilizzano auto a gasolio, con un impatto particolarmente forte sulle fasce più vulnerabili della popolazione, che potrebbero trovare difficile affrontare l’aggravio economico.
In aggiunta, gli effetti indiretti si estenderebbero ai trasporti e alla logistica. I rincari sul carburante potrebbero tradursi in costi maggiori per il trasporto delle merci, gravando quindi sui prezzi dei beni di consumo. Questo riflesso sui prezzi generali dell’economia potrebbe acuire la pressione inflazionistica già esistente. Le famiglie potrebbero ritrovarsi a dover gestire il proprio bilancio con maggiore cautela, poiché ogni aumento dei costi di trasporto influenzerebbe i prezzi al dettaglio.
La questione rimane aperta e sarà fondamentale monitorare l’evoluzione delle discussioni politiche e delle decisioni governative relative a questo tema, che ha il potenziale di incidere profondamente sulla quotidianità dei cittadini e sull’andamento dell’economia nel suo complesso.
Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Laura Rossi