Poste Italiane e sindacati: accordo storico sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro

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Poste Italiane e sindacati: accordo storico sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro - Gaeta.it

Il recente accordo tra Poste Italiane e le organizzazioni sindacali segna un significativo progresso per i lavoratori del gruppo, con un nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro che sarà valido fino al 31 dicembre 2027. Questo rinnovato impegno contrattuale non solo migliorerà le condizioni lavorative per i 120.000 dipendenti di Poste Italiane, ma includerà anche le società affiliate, come Sda Express Courier e Poste Logistics, che precedentemente seguivano normative diverse.

Il contesto dell'accordo

L’accordo è il frutto di un intenso dialogo tra le parti, durante il quale ciascun attore ha mostrato un forte senso di responsabilità. L’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha dichiarato che l’intesa rappresenta una base solida per affrontare le sfide del nuovo Piano Industriale "The Platform Company". Questa visione include non solo miglioramenti salariali, ma anche un passo verso una maggiore stabilità economica dei lavoratori, garantendo così una crescita sostenibile e la leadership di Poste nel mercato italiano.

L'importanza di questo nuovo CCNL non può essere sottovalutata, poiché si inserisce in un quadro più ampio di trasformazione e rinnovamento all'interno dell'azienda. La strategia messa in atto mira a consolidare non solo la dimensione economica, ma anche sociale dell'organizzazione, puntando sulla qualità della vita lavorativa dei dipendenti.

I dettagli dell'accordo e gli aumenti salariali

L'accordo prevede un incremento retributivo di 230 euro lordi medi distribuiti su tutto il periodo contrattuale. Di particolare rilievo è l’aumento dei minimi tabellari, fissato a 192 euro lordi medi. Inoltre, i lavoratori di Poste Italiane riceveranno una somma una tantum di 1.000 euro lordi medi nel mese di settembre, come compenso per le arretrate competenze contrattuali del 2024 e come anticipazione sui futuri miglioramenti economici.

Questi aumenti salariali si pongono come risposta diretta alle sfide economiche attuali, comprendendo il bisogno di recuperare il potere d’acquisto dei dipendenti, che sta perdendo valore a causa dell’inflazione. L’obiettivo dell'accordo è chiaro: garantire un sostegno concreto alle famiglie dei lavoratori e contribuire al loro benessere economico.

Progressi normativi e sociali

Un aspetto significativo dell’accordo riguarda i progressi normativi. Claudio Solfaroli Camillocci, segretario generale di Uilposte, ha sottolineato l’inclusione di nuove misure per la tutela dei lavoratori. Tra queste si evidenzia la possibilità di sperimentare la "settimana super corta", oltre ad un’eventuale riduzione delle ore lavorative mantenendo invariato il salario. Si tratta di un passo importante verso un ambiente lavorativo più flessibile e attento alle esigenze dei dipendenti.

Inoltre, l'accordo prevede specifiche tutele in termini di pari opportunità, contrasto alle molestie, e diritto allo studio, rafforzando così l'impegno verso una cultura aziendale inclusiva e rispettosa. Questi avanzamenti rispecchiano l'attenzione crescente verso i diritti sociali all'interno delle grandi aziende pubbliche italiane, dimostrando una chiara volontà di migliorare le condizioni lavorative.

Reazioni e commenti delle organizzazioni sindacali

Le reazioni all’accordo sono state positive e unanimi tra i rappresentanti sindacali. Luigi Sbarra, leader della Cisl, ha elogiato l'accordo come un esempio di modernità e innovazione, che implica aumenti salariali significativi e il pieno recupero dell'inflazione. Inoltre, ha sottolineato il miglioramento delle condizioni di partecipazione, informazione e formazione per i lavoratori.

Anche Riccardo Saccone, segretario generale della Slc Cgil, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto. Ha descritto il nuovo contratto come un avanzi normativo che modernizza l'intero impianto contrattuale, rispondendo efficacemente alle esigenze attuali dei lavoratori. L’accordo è dunque visto non solo come un traguardo, ma come un fondamentale passo verso un futuro di maggiori diritti e tutele per i dipendenti del Gruppo Poste Italiane.

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