In seguito alle recenti dimissioni del vicepresidente Bruno Saponara, il gruppo di nove consiglieri di centrodestra del Comune di Potenza ha deciso di adottare una posizione di protesta. La situazione ha sollevato interrogativi sulla legittimità e la trasparenza del processo di elezione del vicepresidente, avvenuto secondo loro senza rispettare le regole democratiche fondamentali. A questo si aggiunge la contestazione riguardo all’elezione dei presidenti delle commissioni comunali, nonché criticità relative alle spese approvate dalla nuova giunta comunale.
Le dimissioni di Bruno Saponara e le conseguenze politiche
Un’elezione controversa
Le dimissioni di Bruno Saponara, che hanno avuto luogo in un contesto già teso, hanno aperto la strada a una discussione approfondita sui metodi utilizzati per la sua elezione. Francesco Fanelli, consigliere della LEGA, ha evidenziato come la carica di vicepresidente dovrebbe storicamente essere riservata alla minoranza. Nonostante le indicazioni del centrodestra per la nomination della consigliera Antonella Vaccaro, Saponara è stato eletto in un modo che Fanelli ha definito “subdolo e segreto”. La legittimità di tale elezione è ora sotto esame, con i consiglieri che reclamano un rispetto formale delle procedure democratiche.
La strategia della minoranza
In risposta a questa situazione, i consiglieri di centrodestra hanno deciso di non partecipare alle votazioni per i presidenti delle commissioni comunali, considerando “incompleto” l’ufficio di presidenza attuale fino a quando non sarà affrontata la questione della vicepresidenza. Questa strategia di boicottaggio rappresenta un messaggio chiaro volto a contestare le modalità di gestione politica del consiglio comunale e a chiedere un cambiamento nella trasparenza e nell’inclusività del processo decisionale.
Le spese della giunta Telesca e le polemiche
Approvazione di nuovi provvedimenti
A pochi giorni dall’insediamento, la giunta guidata dal sindaco Telesca ha approvato un provvedimento controverso che prevede un aumento del compenso per il capo di gabinetto, suscitando reazioni immediatamente critiche da parte della minoranza. I consiglieri di centrodestra hanno denunciato tale decisione come “folle”, sottolineando che avviene in un contesto di difficoltà economica per il comune di Potenza. Questa scelta di aumentare le spese, soprattutto per l’ufficio comunicazione, è vista con scetticismo e appare in contrasto con le necessità di un comune in precarie condizioni finanziarie.
Un clima di incertezza
Le decisioni della giunta attuale stanno generando un clima di incertezza non solo tra i consiglieri di minoranza, ma anche tra i cittadini, che osservano con preoccupazione i segnali di una gestione poco attenta alle reali necessità della comunità . Di fronte a queste scelte, il dissenso dei consiglieri e le loro azioni di protesta diventano emblematici di una tensione politica che potrebbe influire sul lungo periodo.
Rimane da vedere come si evolverà questa situazione nel consiglio comunale e quali risposte arriveranno dalla giunta di Telesca, ma il dibattito su temi quali trasparenza, democrazia e gestione finanziaria è destinato a continuare.