Potenziale attentato a Donald Trump: un uomo armato fermato al golf club in Florida

Potenziale attentato a Donald Trump: un uomo armato fermato al golf club in Florida

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Potenziale attentato a Donald Trump: un uomo armato fermato al golf club in Florida - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

Un grave episodio di violenza ha colpito l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, mentre si trovava al Trump International Golf Club di West Palm Beach, in Florida. Domenica 15 settembre, nel corso del pomeriggio, un uomo armato è stato arrestato dopo che le forze del Secret Service sono intervenute per proteggere il candidato repubblicano in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre. La situazione ha scatenato l’indagine dell’FBI per tentato omicidio, rivelando le crescenti tensioni che circondano l’ex presidente.

L’episodio: cosa è successo al golf club

Attorno alle 13.30, Donald Trump stava partecipando a una partita di golf con il suo finanziatore Steve Witkoff, impegnato tra la buca 5 e la buca 6. Mentre Trump era in campo, uno degli agenti del Secret Service di guardia ha notato un comportamento sospetto, in particolare la canna di un fucile che sporgeva dalla recinzione del club. Secondo quanto riportato dallo sceriffo di West Palm Beach, Ric Bradshaw, l’agente ha immediatamente allertato gli altri membri della sicurezza e ha bloccato il sospetto, che era armato con un fucile a lungo raggio.

Le forze dell’ordine hanno confermato che durante l’intervento è stato recuperato un fucile AK-47, insieme a due zaini contenenti munizioni e una telecamera. Si stima che Trump si trovasse a una distanza di circa 300-500 metri dal sospetto, un intervallo che, dato l’armamento in possesso dell’uomo, avrebbe potuto causare un grave rischio per la sua incolumità. Dopo l’intervento, Trump è stato messo in sicurezza in una parte riservata del club, e sono stati attivati i protocolli di emergenza.

La reazione di Trump e della sua famiglia

Subito dopo l’incidente, Trump ha inviato un’email ai suoi sostenitori, comunicando di sentirsi al sicuro e dichiarando: “Non mi arrenderò mai.” È un messaggio che riflette la determinazione dell’ex presidente, il quale ha affrontato minacce e potenziali attacchi nel corso della sua carriera politica. In una successiva intervista con la NBC, ha espresso gratitudine per essere vivo, sottolineando la sua resilienza nonostante gli eventi drammatici che lo hanno coinvolto.

Il figlio di Trump, Donald Jr., ha immediatamente reagito su Twitter, confermando i dettagli dell’incidente. Ha scritto: “Ci risiamo, amici! Colpi sparati al Trump Golf Course di West Palm Beach, Florida. Un AK-47 è stato trovato tra i cespugli.” Anche J.D. Vance, candidato alla vicepresidenza con Trump, ha commentato l’accaduto, esprimendo il suo sollievo per la sicurezza dell’ex presidente e sottolineando l’importanza della famiglia in momenti di crisi.

L’arresto del sospetto e le indagini dell’FBI

Dopo il grave episodio, l’ufficio dello sceriffo ha mobilitato un’azione rapida per identificare e catturare il sospetto, grazie a un testimone che ha fotografato la targa di un’auto nera che si allontanava dal luogo dell’incidente. Questo ha permesso di localizzare il veicolo sulla statale I-95. L’individuo, un uomo bianco di circa cinquant’anni, è stato arrestato e non ha mostrato segni di emozione durante la detenzione, come riportato dallo sceriffo della contea di Martin, William D. Snyder. Le autorità stanno indagando su possibili motivi e intenti legati a quest’incidente.

In un’operazione di emergenza, l’FBI ha aperto un’indagine su quello che sembra essere un tentativo di omicidio dell’ex presidente. Gli investigatori ritengono che il sospetto avesse un piano precisato per documentare l’azione, essendo stato trovato in possesso di una telecamera GoPro al momento dell’arresto. Questo elemento aggiunge un ulteriore livello di gravità all’episodio, spingendo le autorità a esaminare ancora più a fondo le sue intenzioni.

Il contesto degli attacchi recenti a Trump

Questo evento non è un episodio isolato; si inserisce in un contesto più ampio di minacce alla sicurezza di Trump. Solo due mesi fa, infatti, durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, Trump era stato colpito all’orecchio da un proiettile sparato da un cecchino, evento che ha suscitato preoccupazioni per la sicurezza dell’ex presidente. Il tiratore, Thomas Matthew Crooks, fu ucciso dagli agenti del Secret Service mentre Trump, rialzatosi, continuava a incitare i suoi sostenitori.

Le ripercussioni di questo attentato hanno portato a polemiche sul sistema di sicurezza del Secret Service, culminate nelle dimissioni di Kimberly Cheatle, ex direttrice dell’agenzia. Attualmente, la task force bipartisan, guidata dal deputato repubblicano della Florida, Michael Waltz, sta esaminando la sicurezza di Trump e si aspetta un’informativa da parte del Secret Service in merito al nuovo episodio. La preoccupazione è che le minacce continuino a crescere e che non si possa sottovalutare il rischio legato alla sicurezza dell’ex presidente e delle sue apparizioni pubbliche.

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 da Armando Proietti

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