Nel contesto del dibattito per la circonvallazione ferroviaria di Trento, il Comitato mobilità sostenibile Trentino ha lanciato un appello urgente riguardo al potenziamento della barriera idraulica presente nella zona a sud dell’ex area Sloi. In una nota firmata da Pina Lopardo e Enzo Viglietti, il comitato evidenzia l’importanza di un intervento che risulti fondamentale per garantire la sicurezza e la salute della comunità locale, soprattutto in considerazione della recente storia di contaminazione ambientale in quella zona.
La richiesta di intervento del comitato
Il Comitato mobilità sostenibile sottolinea che, sebbene abbia già inviato una proposta per il potenziamento della barriera, ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta dalle istituzioni competenti, incluse la Provincia, il progettista Italferr e il Consorzio Tridentum. Questa situazione ha suscitato preoccupazioni, poiché per il comitato è fondamentale che venga presa in considerazione l’importanza di proteggere le comunità vulnerabili. L’appello si inserisce in un contesto più ampio di gestione delle problematiche ambientali legate alla bonifica dei siti contaminati e alla salvaguardia della salute pubblica. Il progetto è visto come prioritario per limitare i rischi legati alla contaminazione, in attesa di una bonifica definitiva nel Sito di interesse nazionale e nelle aree circostanti.
Riferimenti a casi precedenti
Il comitato cita esplicitamente l’esempio di Fidenza, dove misure simili hanno dimostrato di poter creare un’importante protezione per gli abitanti da potenziali contaminazioni. La storia di Fidenza è diventata un paradigma per altre comunità che affrontano sfide analoghe. Questo precedente fornisce un terreno solido per sostenere la necessità di interventi urgenti a Trento, evidenziando come l’adeguata gestione delle barriere idrauliche possa rappresentare una soluzione efficace per la sicurezza dei residenti.
Preoccupazioni per la salute pubblica e il coinvolgimento della comunità
Il Comitato mobilità sostenibile chiarisce che non ha intenzione di ostacolare i lavori in corso, tuttavia non accetta passivamente che le opere possano comportare conseguenze negative per le comunità locali. L’emissione di un’ordinanza da parte del Comune di Trento, che riguarda i proprietari delle aree inquinate da piombo tetraetile e idrocarburi, dimostra l’urgenza della situazione. Inoltre, alcune porzioni del cantiere a nord sono ancora sotto sequestro giudiziario, evidenziando la gravità della questione di tutela ambientale. La comunità, pertanto, deve essere coinvolta nelle decisioni che riguardano direttamente la propria vita e il proprio ambiente, piuttosto che subire passivamente le conseguenze di scelte che riguardano il futuro della zona.
Un futuro sostenibile per Trento
Le richieste del Comitato mobilità sostenibile Trentino sono espressione di un desiderio collettivo di sicurezza e di qualità della vita. Il potenziamento della barriera idraulica si presenta come un intervento non solo tecnico, ma anche socio-ambientale, volto a proteggere la comunità da pericoli invisibili, spesso causati da attività industriali passate. Si tratta di un’opportunità per le autorità locali di mostrare una responsabilità proattiva nella gestione delle problematiche ambientali e fornire risposte concrete alle richieste dei cittadini, favorendo un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.
Ultimo aggiornamento il 8 Febbraio 2025 da Elisabetta Cina