Nei recenti report dell’Istat, emergono dati preoccupanti riguardanti la situazione della povertà in Emilia-Romagna. Nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023, il tasso di famiglie in condizioni di povertà relativa ha mostrato un incremento notevole, passando dal 3,2% al 6,8%. Queste cifre pongono l’accento su una realtà che sta toccando sempre più nuclei familiari nella regione.
L’analisi della spesa delle famiglie
Secondo quanto riferito dall’assessora all’Agenda digitale, legalità e contrasto alle povertà, Elena Mazzoni, la spesa media mensile per consumi delle famiglie emiliano-romagnole nel 2023 è stata di circa 2.960 euro. Questo valore supera di oltre 225 euro la spesa media delle famiglie a livello nazionale. Tuttavia, è cruciale osservare che tale cifra, sebbene in apparenza costante rispetto al 2022, ha subito un deprezzamento reale a causa dell’inflazione. Infatti, la spesa effettiva è diminuita del 3,4%, un dato superiore al calo nazionale, che si ferma all’1,5%. Il contesto economico attuale presenta notevoli sfide per le famiglie, che si trovano a dover affrontare un costo della vita crescente, rendendo sempre più complicata la gestione delle spese quotidiane.
La crescita della povertà relativa
L’Istat ha definito la soglia di povertà relativa per il 2023 in 1.210 euro mensili. Questo significa che una famiglia è considerata poveria in termini relativi se spende meno di tale somma per i propri consumi. Il report evidenzia che attualmente il 6,8% delle famiglie residenti in Emilia-Romagna, corrispondente a circa 140.000 nuclei familiari, vive in condizioni di povertà relativa. Questo aumento rappresenta uno dei picchi più allarmanti nella storia recente della regione. La crescita di questa percentuale mette in luce come fattori economici e sociali stiano influenzando in modo significativo il benessere delle famiglie, contribuendo a un aumento delle disuguaglianze.
Iniziative regionali per il contrasto della povertà
Elena Mazzoni ha anche discusso delle strategie regionali mirate a combattere la povertà. Una delle principali azioni in corso è la preparazione del nuovo Piano regionale triennale per il contrasto alle povertà, che coprirà il periodo 2025-2027. Si attende ora l’approvazione del decreto da parte del ministero del Lavoro e delle politiche sociali e quello dell’Economia e delle finanze. Questo piano è considerato cruciale per fornire supporto alle famiglie e migliorare le condizioni economiche sul territorio.
Potenziamento dei servizi assistenziali
Un altro tema affrontato riguarda il potenziamento dell’assistenza sociale nella regione. Il piano prevede un contributo annuale di 40.000 euro per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato nelle aree con un rapporto di un assistente ogni 6.500 abitanti. Per le zone in cui la densità è più elevata, tra 4.000 e 5.000 abitanti per assistente sociale, il contributo annuale si attesta a 20.000 euro. Questa iniziativa si propone di rafforzare i servizi essenziali per le famiglie in difficoltà, migliorando l’accesso ai supporti e facilitando un intervento tempestivo e mirato.
Un’attenzione particolare alla questione della povertà in Emilia-Romagna si rivela fondamentale per delineare azioni efficaci e strategiche, che possano fornire risposte concrete alle crescenti esigenze delle famiglie. Facendo questo, è possibile affrontare le sfide attuali e lavorare verso un futuro più sostenibile per i cittadini della regione.